MILANO – Avvio di seduta poco mosso per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha iniziato le contrattazioni in progresso dello 0,02% a 19.394 punti, muovendosi in linea con le altre Borse europee nel giorno in cui l’Italia dovrà affrontare le critiche dell’Eurogruppo alla manovra del governo.
A Milano scivolano le banche, nonostante l’esito dello stress test giudicato dagli analisti positivo per il sistema. Bper perde il 4%, dopo essere finita in asta di volatilità, Intesa cede l’1,7%, Mps l’1,2%, Unicredit lo 0,8% mentre fanno leggermente meglio Ubi (-0,7%) e Banco Bpm (-0,5%), nonostante non abbiano brillato all’esame dell’Eba. Dall’altra parte del listino si mette in luce Fca (+1,9%), nonostante il calo delle immatricolazioni in Italia. Corre anche Ferrari (+1%) in attesa dei conti, bene Campari (+1,1%) e Mediaset (+1%). Pirelli sale dell’1,3%, avanza anche Italgas (+0,45%) che oggi pubblicherà la trimestrale. Fuori dal Ftse Mib brillano Tiscali (7,7%), Stefanel (+6,6%) e Rcs (+4,8%).
Spread
Lo spread tra Btp e Bund è in lieve aumento: 292 punti base.
Euro
Poco mosso in avvio di giornata: passa di mano a 1,1392 dollari. La moneta unica viene scambiata a 128,80 contro lo yen.
Borse europee
Avvio di seduta poco mosso per le Borse europee nel giorno in cui il ministro dell’Economia italiano, Giovanni Tria, affronterà le critiche dell’Eurogruppo sulla manovra messa a punto dal governo M5S-Lega. A Parigi il Cac-40 cede lo 0,01% a 5.101 punti, a Francoforte il Dax sale dello 0,03% a 11.522 punti mentre a Londra il Ftse 100 scende dello 0,02% a 7.092 punti.
Borse asiatiche
Ridimensionano l’ottimismo per un accordo commerciale tra Usa e Cina dopo che venerdì i segnali di distensione lanciati da Washington avevano messo le ali ai listini dell’area. Tokyo ha perso l’1,55%, Seul lo 0,9%, Sydney lo 0,5, Shanghai lo 0,4% mentre Shenzhen ha ceduto lo 0,01%. Maglia nera per Hong Kong che, a scambi ancora in corso, scivola del 2,2%.
Oro giallo
Quotazioni dell’oro poco mosse in avvio di settimana con il metallo prezioso che cede lo 0,1% a 1.231,3 dollari l’oncia.
Oro nero
Quotazioni del petrolio in calo in avvio di settimana dopo il via libera degli Stati Uniti ad otto nazioni per continuare ad importare il petrolio dopo la reintroduzione delle sanzioni in Iran. I contratti sul greggio Wti con scadenza a dicembre perdono 48 centesimi a 62,66 dollari al barile . In calo anche il Brent che perde 42 centesimi a 72,41 dollari.