Affido condiviso, ‘Non una di meno’ in piazza per ritiro Ddl Pillon

Il 10 novembre Non una di meno sarà nelle piazze di diverse città d’Italia con la rete dei Centri anti-violenza per respingere il Ddl Pillon. Prima tappa verso la manifestazione nazionale contro la violenza di genere del 24 novembre a Roma.

Foto Barbieri Mirko/LaPresse
Milano, 9 nov. (LaPresse) – Il 10 novembre Non una di meno sarà nelle piazze di diverse città d’Italia con la rete dei Centri anti-violenza per respingere il Ddl Pillon. Prima tappa verso la manifestazione nazionale contro la violenza di genere del 24 novembre a Roma. A Milano sabato la protesta è prevista alle 14 davanti al Tribunale, in via San Barnaba. “Sarà un flashmob in stile medievale contro un Disegno di legge che propone un modello di società fondato sulla famiglia patriarcale. E inoltre che attacca direttamente l’autodeterminazione delle donne. L’intento è quello di svuotare di efficacia l’istituto del divorzio. Se il Ddl Pillon sarà approvato, sarà più difficile e costoso separarsi e bisognerà organizzare le proprie vite e la cura di figli e figlie secondo un contratto di diritto privato sottoscritto a seguito della mediazione familiare obbligatoria a pagamento”.

dunque

Secondo Non una di meno “la ‘bigenitorialità’, così come intesa nella proposta di legge, non favorirà una condivisione della cura in base alle possibilità e ai desideri dei genitori, ma imporrà una rigida spartizione del tempo. A bambini e bambine non viene riconosciuta alcuna possibilità di scelta o diritto di espressione”. E “pur invocando l’uguaglianza della ‘responsabilità genitoriale’ – continua il comunicato – la proposta di legge non cancella gli squilibri esistenti nel lavoro di cura, produttivo e riproduttivo”. Inoltre “finché la violenza domestica non è ‘comprovata’ bambini e bambine saranno costretti ad avere rapporti con il padre violento”.

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