Brexit, incertezza sull’accordo: Johnson invoca l’ammutinamento

Un crescente numero di deputati conservatori sta mettendo in guardia la May, avvertendola che il suo piano non sarà approvato dal Parlamento

MILANO (LaPresse) – L’ex ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, invoca un “ammutinamento” per sabotare i piani della prima ministra Theresa May sulla Brexit. E impedire che il Regno Unito diventi “una colonia” dell’Unione europea. Per lanciare il suo attacco al governo, Johnson ha usato l’editoriale settimanale sul Daily Telegraph. In vista di una riunione del governo sui negoziati, Johnson ha anche commentato le dimissioni del fratello, Jo Johnson, dal governo, risalenti a venerdì.

Un ammutinamento per sabotare i piani della May

L’ex ministro dei Trasporti, che a differenza del fratello più anziano è un deciso sostenitore della permanenza nell’Ue, ha affermato che il programma di May “ci lascerebbe intrappolati in una relazione subordinata” con Bruxelles e ha invocato un secondo referendum sulla permanenza nel blocco comunitario. Boris Johnson ha concordato con le basi della sua dichiarazione, scrivendo: “Come dice, l’attuale approccio è il peggiore dei due mondi”.

Brexit, quali sono le prospettive sull’accordo?

Un crescente numero di deputati conservatori sta mettendo in guardia May, avvertendola che il suo piano non sarà approvato dal Parlamento, scrive Bbc. Intanto, il portavoce laburista Keir Starmer ha detto che i deputati non consentiranno che il Regno Unito lasci senza un accordo negoziato e che “tecnicamente” l’intero processo può essere interrotto.

Secondo il Financial Times, il negoziatore capo dell’Ue, Michel Barnier, avrebbe detto ai diplomatici europei che il testo di un accordo sarebbe “quasi pronto” e che tutto dipenderebbe dalla capacità di May di raggiungere sufficiente sostegno politico nel Regno Unito.

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