Roma (LaPresse) – “Sul bilancio programmatico gravano per il prossimo triennio spese di natura eccezionale pari a circa lo 0,2 percento del Pil” dovute all’emergenza maltempo e a quella di Genova, per le quali “il governo chiede l’applicazione della flessibilità per eventi eccezionali”. E’ quanto scrive il ministro dell’Economia Giovanni Tria nella lettera inviata a Bruxelles per rispondere alle osservazioni della commissione Ue sulla manovra.
Lettera del ministro Tria a Bruxelles
“Nelle ultime settimane infatti eventi alluvionali di particolare gravità hanno colpito il Paese con un costo pesantissimo in termine di vittime e di danni ingenti. Si tratta – sottolinea – di eventi in attesi che in qualche misura sono anche testimonianza di un territorio ancora troppo esposto al dissesto idrogeologico”. Le risorse, spiega, saranno destinate “a un piano straordinario di interventi. Sono tesi a contrastare il dissesto idrogeologico e per il solo 2019 anche a misure eccezionali volte alla messa in sicurezza della rete di collegamenti italiana”.
A tal fine “il governo predisporrà a breve un piano da avviare in tempi rapidi. E realizzare nel prossimo quinquennio secondo un cronoprogramma definito”. Per quanto riguarda la rete viaria e di collegamenti “Il crollo del ponte Morandi a Genova ha evidenziato la necessità di intraprendere un programma di manutenzione straordinaria”. La legge di bilancio “dedica un miliardo di euro per il 2019 specificamente alla messa in sicurezza. Ed anche manutenzione di infrastrutture della rete stradale quali ponti, viadotti, gallerie”. Gli interventi, spiega Tria, riguarderanno opere realizzate nella stessa epoca o precedenti il ponte Morandi”. Il piano sarà trattato “alla stregua di un intervento emergenziale”, con le procedure previste dalla legge”.