Palermo, sequestrata azienda abusiva di pallet: denunciato titolare

Svolgeva tale tipo di lavoro ma senza alcuna autorizzazione

Foto LaPresse - Claudio Furlan

Palermo (LaPresse) – I finanzieri della compagnia di Partinico (Palermo), in collaborazione con il Consorzio Servizi Legno Sughero di Milano, hanno sequestrato un’azienda dedita alla commercializzazione di pallet da imballaggio. I finanzieri hanno complessivamente sequestrato quasi 10mila articoli detenuti illegalmente. Tra pedane, sigilli, attrezzature e materiale per la lavorazione. Poiché il titolare non è stato in grado di giustificarne la legittima provenienza.

Il titolare dell’impresa abusiva è stato segnalato alla Prefettura di Palermo per uso di sostanze stupefacenti. Ed stato denunciato alla Procura della Repubblica per i reati di contraffazione, ricettazione, commercio di prodotti con segni mendaci e gestione non autorizzata di rifiuti.

Svolgeva tale tipo di lavoro ma senza alcuna autorizzazione

La ditta, che operava senza alcuna licenza e autorizzazione, è risultata totalmente sconosciuta al fisco. E alimentava il mercato nero dei pallet causando un danno all’economia nazionale, con ripercussioni sulla sicurezza delle merci, dei lavoratori e dell’ambiente. Infatti, lo smaltimento delle pedane da imballaggio, assemblate con legni trattati, colle e vernici, va effettuato secondo le norme previste per i rifiuti speciali.

Le fiamme gialle hanno constatato che il titolare della ditta era sprovvisto dell’autorizzazione ambientale. E gestiva in maniera totalmente illecita ed abusiva i prodotti, ingenerando danni all’ambiente. Nel corso dell’ispezione, i finanzieri di Partinico, anche grazie alla perizia immediata del consulente, hanno rinvenuto oltre 700 pedane non a norma. Alcune avevano il marchio Epal contraffatto. E altre, invece, non potevano essere commercializzate in assenza delle previste autorizzazioni. All’interno dell’impresa, oltre ad un quantitativo di hashish per uso personale, sono stati anche rilevati 4.500 sigilli Epal di provenienza illecita, riconducibili ad una terza impresa a cui era già stata revocata l’autorizzazione.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome