AREZZO – Le 43 vittime del crollo del Ponte Morandi potrebbero non essere morte invano. La tragedia di Genova del 14 agosto scorso ha rappresentato una grave ferita per l’Italia e un campanello di allarme per le condizioni delle autostrade su tutto il territorio nazionale. Da quando il viadotto è venuto giù, risucchiando 43 anime, l’attenzione verso le condizioni dei ponti è cresciuta in maniera esponenziale.
Decisivi i social network
Complice anche l’immediatezza dei social network. Da agosto a oggi sono migliaia le foto ‘postate’ da qualunque parte d’Italia. Quelle scattate per rappresentare lo stato del viadotto Puleto della E45 hanno colto nel segno. Il tratto di strada, gestito dall’Anas, è stato chiuso al traffico. Dalla relazione dei tecnici è emerso che la strada era ad alto rischio crollo. La scoperta è stata resa possibile dalla pubblicazione sui social network di foto che documentano il deterioramento del viadotto Puleto. A immortalare il ponte è stato un ex poliziotto.
Dopo la chiusura rallentamenti al traffico nel collegamento tra Toscana ed Emilia Romagna
Dai suoi post è stata aperta un’indagine, il cui risultato ha favorito la chiusura del tratto di strada che collega Arezzo e Cesena. Con il viadotto Puleto off Limits, il traffico tra la Toscana e l’Emilia Romagna ha subito gravi rallentamenti. Però l’Anas sta già studiando percorsi alternativi. Sul caso si è espresso anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli. “Stavamo monitorando il caso del viadotto Puleo già da tempo – ha detto il ministro – tanto è vero che i lavori di ristrutturazione sono iniziati a dicembre. Apprendiamo la notizia della chiusura al traffico come una spinta a intensificare le verifiche su tutte le arterie della rete autostradale italiana”.