ROMA – Chiuso per rifiuti. E’ il cartello che potrebbe essere affisso davanti alla porta di ingresso di alcune scuole di Roma il prossimo 7 gennaio, alla ripresa delle lezioni dopo la lunga pausa per le feste natalizie.
L’avvertimento arriva dall’Associazione nazionale presidi, sezione del Lazio, in una lettera inviata direttamente al sindaco Virginia Raggi per chiedere “un decisivo intervento per la raccolta dell’immondizia, almeno nei pressi delle scuole prima della ripresa dell’attività didattica”.
I presidi parlano di apertamente di “problema sanitario”
“Numerose segnalazioni ricevute da diversi colleghi di scuole del centro e della periferia, di asili nido, scuole elementari, medie e superiori. Casi critici che devono essere tempestivamente risolti”.
Il Campidoglio cerca di rassicurare spiegando che “scuole e ospedali hanno priorità nell’organizzazione dei servizi”, e che “tutte le eventuali criticità sono oggetto di intervento urgente in modo da ripristinare il decoro”.
Ama, dal canto suo, parla di “azione incessante di intervento mirato in aree come quelle in prossimità di scuole ed altri edifici pubblici.
Soprattutto e ancor più dopo l’incendio che ha determinato la grave chiusura dell’impianto Tmb del Salario, che trattava oltre un quinto dei rifiuti urbani residui della Capitale”.
In soccorso di Virginia Raggi arriva anche il vicepremier Luigi Di Maio, che assicura il “massimo supporto del governo a Regione Lazio e Comune di Roma”.
La polemica impazza
Il Codacons chiede alla sindaca di “non permettere l’apertura delle scuole in assenza di verifiche puntuali e garanzie precise rispetto alla salute e alla sicurezza degli utenti”.
Durissime anche le reazioni delle opposizioni
Per Fratelli d’Italia “Raggi non è altezza per fronteggiare l’emergenza nelle strade”. Pertanto, annuncia Fabio Rampelli, “chiederemo al Governo di nominare un Commissario che si occupi della gestione rifiuti nella Capitale”.
Secondo il Pd capitolino, qualora si dovesse arrivare alla chiusura della scuole Raggi “si dovrebbe dimettere” mentre i Verdi auspicano l’apertura di un’indagine da parte della procura di Roma. (LaPresse)