A2a: i rischi climatici superano i bilanci pubblici

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Rischio climatico
Rischio climatico

Roberto Tasca, presidente di A2a, ha lanciato un messaggio chiaro durante la presentazione del nuovo Climate Transition Plan della multiutility, svoltasi a Milano. La sua analisi si è concentrata sull’insostenibilità economica dei pericoli legati al cambiamento del clima, evidenziando come la prevenzione sia diventata l’unica strategia percorribile.

“Il dialogo con le istituzioni è assolutamente buono perché sono consapevoli del fatto che i rischi sono enormi e i bilanci pubblici non sono sufficienti a coprire questi rischi, addirittura neanche le assicurazioni in taluni casi. Quindi bisogna prevenire”, ha dichiarato Tasca. Questa affermazione mostra una criticità sistemica: l’entità dei danni potenziali causati da eventi meteorologici estremi, come alluvioni o siccità, supera ormai la capacità di intervento finanziario sia dello Stato che del comparto assicurativo.

Il Climate Transition Plan di A2a si inserisce in questo contesto come una risposta proattiva. Il documento delinea una strategia di lungo termine focalizzata su decarbonizzazione ed economia circolare. L’obiettivo è quello di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra attraverso massicci investimenti nelle fonti rinnovabili, come eolico e fotovoltaico, e di modernizzare le infrastrutture per renderle più resilienti.

Il percorso verso la neutralità carbonica prevede tappe intermedie con target precisi di abbattimento delle emissioni di CO2 e un progressivo abbandono delle fonti fossili. Parallelamente, A2a intende potenziare le attività legate al recupero di materia ed energia dai rifiuti, trasformando un problema in una risorsa e contribuendo a un modello di sviluppo più circolare per le città.

Tasca ha poi esteso la sua riflessione all’intero comparto energetico nazionale, notando un allineamento positivo. “Credo che in Italia ci sia, per tutto il settore dell’energia, un allineamento molto importante: c’è un’assunzione di responsabilità che tutti gli operatori, presentando i loro piani per i prossimi anni, hanno dichiarato di volersi assumere”.

Questo fronte comune è, secondo il presidente di A2a, un segnale di maturità e un antidoto al pessimismo. “Dobbiamo essere concretamente ottimisti, non velleitari, nell’immaginare come far risolvere il nostro sistema economico rispettando i vincoli ambientali che non possiamo rinviare”, ha concluso. L’invito è quindi a un ottimismo basato su azioni concrete e piani strategici, capaci di coniugare crescita e tutela del pianeta.

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