CITTA’ DEL VATICANO – Il sistema delle adozioni è attanagliato da troppi vincoli e, a volte, soffocato dalla corruzione. La denuncia arriva da Papa Francesco, che riceve in Vaticano i dirigenti, gli operatori e i bambini dell’Ospedale degli Innocenti di Firenze, a 600 anni dalla nascita dell’istituzione italiana dedicata all’accoglienza e alla difesa dei bambini.
La denuncia di papa Francesco
Un discorso breve, ma diretto. Nelle parole del Papa c’è la disperazione di chi per anni cerca di prendere con sè un bimbo e non ci riesce. “Tante volte c’è gente che vuole adottare bambini, ma c’è una burocrazia così grande – quando non c’è la corruzione di mezzo. Ma aiutatemi a seminare la coscienza che noi abbiamo l’altra metà della medaglia di quel bambino”.
L’altra medaglia a cui fa riferimento è quella che l’istituto che accoglieva i bambini abbandonati spezzava. Per consegnarne metà al bambino e metà alla madre che lasciava il figlio.
Il ruolo della Chiesa
Idealmente, nel mondo ci sono tanti piccoli che hanno la metà della medaglia, che sono soli. Bergoglio pensa alle vittime delle guerre, delle migrazioni, della fame, ai bambini non accompagnati. Tutti bimbi con metà della medaglia. L’altra metà ce l’ha la Madre Chiesa. “Bisogna riflettere e far capire alla gente che noi siamo responsabili di quest’altra metà e aiutare a costruire oggi una ‘casa degli innocenti’, più mondiale, con l’atteggiamento dell’adozione”.
Il dono di essere genitori
Quindi il Pontefice chiede ai genitori adottivi di non arrendersi di fronte alle leggi, di resistere, andare avanti: “Che la gente impari a guardare quella metà e dire: ‘Anch’io ne ho un’altra’. Vi chiedo di lavorare su questo”.
(LaPresse/di Maria Elena Ribezzo)