ROMA – Il boom iniziale, poi una leggera flessione nella seconda puntata. La serie tv a cartone animato ‘Adrian’ ha ancora una volta fatto parlare di sé. E grazie proprio ad Adriano Celentano, indiscusso protagonista dello show che ancora una volta si è presentato sul palco del teatro Camploy di Verona tra i comici Giovanni Storti e Natalino Balasso.
Le reazioni alla seconda puntata di ‘Adrian’
Scatenando l’ovazione del pubblico, nonostante diversi minuti passati in religioso silenzio. Perché lui è così, perché quel fare attento a quello che accade intorno a sé, quel sorriso beffardo, quella camminata unica hanno sempre contraddistinto il suo personaggio. Adriano Celentano ancora una volta è riuscito a scatenare un mare di polemiche. Perché la ‘sua’ serie è provocatoria, parla di politica e criminalità senza mezzi termini, incurante di quello che gli altri possano dire di lui. La critica si espone certo ma in maniera poco diretta, quasi timorosa. Sembra ascoltare prima gli umori della gente per poi esprimere i giudizi, c’è quasi la sensazione di poter sbagliare qualunque cosa si dica.
L’ingresso in teatro
Perché Adriano è così, è capace di stare in silenzio sul palco per minuti e far esplodere il pubblico presente in sala che si alza in piedi e applaude come se stesse per assistere ad una prima della Scala. Lo si può criticare, si può sottolineare negativamente la scelta di un ‘cartoon’ dove le scene erotiche sono molto più spinte di quello che dovrebbe essere. Ma forse è proprio quello che Celentano vuole, alzare un polverone. Il ‘molleggiato’ è capace di far parlare di sé anche se non apre bocca mentre in Adrian dice tutto quello che tutti pensano e nessuno dice. Entrando a gamba tesa sulla vita, sugli aspetti negativi della vita stessa. Dalla politica alla ‘Mafia International’. Tutto tremendamente reale, tutto ‘hot’ come le scene e gli argomenti trattati. Tutto Adriano Celentano.