TORINO – Quasi un anno dopo il caotico ritiro delle forze armate statunitensi dall’Afghanistan e a 21 anni dagli attacchi terroristici dell’11 settembre, il presidente americano Joe Biden ha annunciato che il leader di al-Qaeda Ayman al-Zawahri è stato ucciso in un attacco statunitense a Kabul. È stata “fatta giustizia”, ha rimarcato Biden, “questo leader terrorista non c’è più”.
Al-Zawahri, nella lista dei terroristi più ricercati dell’Fbi, aveva una taglia di 25 milioni di dollari sulla sua testa per qualsiasi informazione che potesse essere usata per ucciderlo o catturarlo. Con Osama bin Laden aveva pianificato gli attacchi al World Trade Center e al Pentagono. Bin Laden è stato ucciso in Pakistan il 2 maggio 2011, in un’operazione portata avanti dai Navy Seal dopo una caccia durata quasi un decennio. Al-Zawahri era sul balcone del suo nascondiglio a Kabul messo a disposizione dalla Rete Haqqani, fazione talebana inclusa nella lista delle organizzazioni terroristiche, quando missili Hellfire sono stati lanciati da un drone senza pilota, uccidendolo. La famiglia di Al-Zawahri si trovava in un’altra parte della casa e si ritiene che nessun altro sia rimasto ucciso nell’operazione, ha detto un’alta funzionaria dell’Amministrazione Usa.
L’operazione è una significativa vittoria dell’antiterrorismo per l’amministrazione Biden solo 11 mesi dopo che le truppe americane hanno lasciato il paese in seguito a una guerra durata due decenni. La morte di Al-Zawahri elimina la figura che più di chiunque altro ha plasmato al-Qaeda, prima come vice di bin Laden dal 1998, poi come suo successore. Gli Stati Uniti non hanno avvertito dell’attacco i talebani, che hanno cercato di descrivere il raid come una violazione americana dell’accordo di Doha del 2020, che include però anche la promessa dei talebani di non proteggere coloro che cercano di attaccare gli Stati Uniti. “Non conta quanto tempo ci vorrà e dove vi trovate, gli Stati Uniti vi troveranno e vi elimineranno”, ha detto Biden rivolto ai terroristi, “non permetteremo” che l’Afghanistan torni a essere un rifugio per i terroristi, gli Usa “non arretrano”.
All’interno dell’Amministrazione, solo un piccolo gruppo di funzionari delle agenzie chiave, nonché la vicepresidente Kamala Harris, sono stati coinvolti nell’operazione. Per tutto maggio e giugno Biden è stato aggiornato più volte sul crescente cumulo di informazioni che confermavano il rifugio di al-Zawahri. Il 1° luglio, il presidente è stato informato nella Situation Room del piano, un briefing in cui il presidente ha esaminato da vicino un modello in scala della casa in cui si nascondeva Zawahri. Giovedì ha dato la sua approvazione finale per l’operazione.
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