Afghanistan, i talebani attaccano Panshir, mentre le donne protestano a Herat

Per rafforzare il controllo sul territorio afghano i talebani hanno sferrato l'attacco contro i ribelli a maggioranza tagika del Panshir, ultima enclave rimasta in mano agli oppositori

Afghan security personnel inspect the site of a bomb attack in Kabul, Afghanistan, Saturday, Feb. 6, 2021. There were two separate explosions Saturday in Afghanistan capital Kabul, according to Afghan officials. (AP Photo/Rahmat Gul)

ROMA – Per rafforzare il controllo sul territorio afghano i talebani hanno sferrato l’attacco contro i ribelli a maggioranza tagika del Panshir, ultima enclave rimasta in mano agli oppositori. La decisione è stata presa dopo il fallimento dei negoziati con il leader della resistenza Ahmad Massud. Intanto gli studenti coranici stanno cercando di rimettere in funzione l’aeroporto internazionale di Kabul con l’aiuto di Qatar e Turchia.

Il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammad bin Abdulrahman Al Thani, ha affermato che non c’è ancora una “chiara indicazione” su quando l’aeroporto di Kabul riprenderà a funzionare regolarmente, ma che lo Stato sta valutando la situazione. In una dichiarazione congiunta a Doha con la controparte inglese, il ministro ha detto che il Paese resta “speranzoso che si riuscirà a rendere lo scalo operativo il prima possibile”. Nella capitale è tornato a sentirsi il rombo degli aerei, la prima attività rilevata da lunedì, quando l’ultimo volo di evacuazione degli Stati Uniti ha lasciato l’Afghanistan, mettendo fine alla guerra più lunga degli Usa.

Mentre proseguono le trattative per il nuovo governo degli studenti coranici, alcune decine di donne si sono radunate davanti all’ufficio del governatore nella provincia occidentale di Herat, per esortare il nuovo esecutivo a sostenere i loro diritti. Le donne afghane hanno fatto molti sacrifici negli ultimi 20 anni per ottenere ciò che hanno, ha detto Friba Kabrzani, un’organizzatrice del raduno, “Vogliamo che il mondo ci ascolti e vogliamo che i nostri diritti siano salvaguardati”.

In un’intervista a Repubblica il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha chiesto all’Italia di riaprire l’ambasciata a Kabul. “Di certo non ora, è prematuro parlarne. Allo stato attuale non ci sono le condizioni di sicurezza – ha risposto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parlando a margine della riunione Ue in Slovenia -Abbiamo ancora tutti davanti agli occhi gli ultimi attentati, dove potevano perdere la vita anche i nostri diplomatici e militari presenti a Kabul”. “Ovviamente – ha chiarito il titolare della Farnesina – ogni passo in merito a presidi diplomatici in Afghanistan o in altri Paesi andrà fatto in totale sinergia con l’Ue e l’intera comunità internazionale”.

Il ministro da domani si recherà in missione in Uzbekistan, Tagikistan, Qatar e Pakistan nel corso della quale affronterà gli sviluppi più recenti in Afghanistan, anche in un’ottica di stabilità regionale. Particolare attenzione verrà dedicata alla questione dei rifugiati e sfollati, “con l’obiettivo di esplorare soluzioni per facilitare, in collaborazione con i Paesi confinanti, l’assistenza umanitaria per afghani rifugiatisi nei Paesi della regione”, spiega la Farnesina. La tappa in Qatar permetterà di ringraziare le autorità locali per la fondamentale assistenza fornita all’Italia nelle operazioni di trasferimento dall’Afghanistan, di approfondire gli aspetti politici della nuova situazione in Afghanistan e di confermare il comune impegno nella lotta al terrorismo.

(LaPresse/AP)

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