KABUL – L’attacco a colpi di mortaio di giovedì a Kabul, contro una cerimonia alla quale hanno partecipato molti esponenti politici afghani, ha provocato 11 morti e 95 feriti. Ad aggiornare le stime del tragico bilancio, il portavoce del ministero dell’Interno, Nasrat Rahimi. Il quale ha anche spiegato che tra le vittime, registrate “per lo più civili”, ci sono tre donne. Un primo bilancio dopo l’attentato aveva parlato invece di 3 morti e 32 feriti.
Attentato a Kabul, la ricostruzione e le prime indagini
Il portavoce del ministero dell’Interno Rahimi ha inoltre affermato che “sulla base di un’indagine preliminare” del suo ministero, “l’attacco è stato perpetrato dai terroristi talebani”. Lo Stato islamico ha poi rivendicato la responsabilità dell’attacco di giovedì, attraverso il suo sito di propaganda Amaq.
Il terrore alla manifestazione commemorativa
Sarebbero circa i 12 proiettili di mortaio, secondo una fonte di sicurezza contattata dall’Afp, che avevano preso di mira giovedì a mezzogiorno una manifestazione commemorativa del 24esimo anniversario della morte del leader sciita Hazara Abdul Ali Mazari. La polizia ha poi rapidamente circondato l’edificio da cui sono venuti i colpi di mortaio. Uccidendo anche due aggressori e arrestando “il principale sospettato”, secondo quanto è riportato dal portavoce Rahimi.
(LaPresse/AFP)