Raid ai danni di Davide Lippi, si cercano i responsabili

Al vaglio le immagini della videosorveglianza del quartiere Chinatown

Davide Lippi e suo padre Marcello, ex ct della Nazionale campione del Mondo a Germania 2006

MILANO – carabinieri della compagnia locale sono sulle tracce della banda che nella serata di ieri ha aggredito con lo scopo di rapinarlo Davide Lippi, 42enne figlio maggiore dell’ex ct campione del mondo Marcello e procuratore sportivo. Dopo la denuncia dell’accaduto l’obiettivo è quello di ricostruire la vicenda cercando di individuare elementi utili che possano dare delle risposte. In tal senso le forze dell’ordine hanno acquisito i filmati della videosorveglianza di zona. La speranza è che uno degli occhi elettronici presenti nel quartiere a due passi da Chinatown possa aver ripreso l’aggressione. E, quindi, fornire agli investigatori anche un piccolo elemento per risalire ai responsabili.


La dinamica dell’aggressione a Davide Lippi

Secondo quanto raccontato dalla vittima sarebbe accaduto tutto nel giro di pochi secondi. Lippi stava tornando a casa quando è stato improvvisamente accerchiato da tre persone arrivati a bordo di scooter e quindi con indosso i caschi. I malviventi lo hanno colpito più volte con l’intento di rubargli il Rolex. Ne era nata una colluttazione grazie alla quale la vittima era riuscita a rifugiarsi all’interno dei box condominiali. A quel punto ai banditi non è restato altro che rimettersi in sella agli scooter e scappare via. rimontano sui due motorini a bordo dei quali erano arrivati poco prima e ripartono a tutta velocità prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.


Indagini in corso

Gli approfondimenti investigativi sono ancora in corso e al momento nessuna pista può essere esclusa. Nonostante le minacce di morte che lo stesso Lippi ha raccontato di aver subìto, l’ipotesi più accreditata è quella di un tentativo di rapina non andato a segno. Probabilmente il procuratore era stato seguito già da lontano e la banda ha aspettato l’arrivo sotto casa per l’aggressione. Nessuna conseguenza, per fortuna, ma tanta paura e storia ancora ricca di tanti punti interrogativi.

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