MILANO – “L’esame di Niccolò e degli altri testimoni è stato determinante per l’accertamento definitivo dei fatti”. Lo ha detto l’avvocato Alessandra Calabrò, che assiste Niccolò Bettarini, al termine dell’udienza nella quale il ragazzo e altri tre amici hanno ricostruito davanti al gup Guido Salvini quello che è accaduto la notte del 1 luglio scorso. Davanti alla discoteca Old Fashion in parco Sempione a Milano.
L’aggressione al figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura
All’uscita del locale Niccolò ha subito l’aggressione di quattro ragazzi, Davide Caddeo, Alessandro Ferzoco, Andi Arapi e Albano Jakej. I ragazzi lo hanno ferito con 8 coltellate. Dopo essere sttao salvato dagli amici, il 20enne è stato portato d’urgenza all’ospedale Niguarda. Dov’è stato poi operato al braccio destro.
Determinante gli esami di Niccolò e degli amici
La perizia medico legale disposta dal giudice, di cui si è discusso in aula, ha confermato che le ferite inferte a Niccolò “erano potenzialmente idonee a provocarne la morte”. Come ha sottolineato il legale. Nel corso dell’udienza, durata oltre 6 ore, il 20enne e gli altri tre ragazzi sentiti come testimoni hanno anche confermato il riconoscimento dei quattro imputati. Che avevano già identificato in fase di indagine.
Prevista una prossima udienza del processo
La prossima udienza è fissata per il 9 gennaio e sarà dedicata alla requisitoria del pm e alle discussioni dei difensori degli imputati e dell’avvocato Calabrò, che assiste Niccolò Bettarini. La sentenza potrebbe arrivare il giorno stesso o quello successivo.
(Lapresse)