NAPOLI – Agguato davanti casa. Carlo Caccavale è stato ferito ieri notte nelle palazzine in via della Bussola nel quartiere San Pietro a Patierno. Pochi minuti più tardi il 52enne è stato medicato all’ospedale Cardarelli per una lesione da arma da fuoco a una gamba. I sanitari hanno spiegato che le condizioni non sono gravi: la prognosi è di trenta giorni. Poi le indagini. Gli specialisti della squadra mobile hanno effettuato i rilievi in via della Bussola, poi hanno ascoltato Caccavale: ha detto che era davanti casa in quel momento, quando erano arrivati due uomini in moto, che gli avevano sparato alle gambe senza dire una parola. Insomma non è una rapina.
Il sospetto
I poliziotti sospettano un avvertimento, o una intimidazione. Hanno accertato che il 52enne non è legato ad organizzazioni criminali: perché ferirlo? Ipotizzano una lite, o qualcosa di simile. Potrebbe essere l’epilogo di un fatto accaduto prima degli spari. Gli inquirenti battono più piste e intanto gli agenti esaminano i filmati delle telecamere. Ieri hanno ascoltato le persone, che abitano in quel tratto di via della Bussola, alla ricerca di dichiarazioni anche in via confidenziale. La polizia è a caccia dei testimoni del raid armato.
La pista della ‘punizione’
Di certo sa che l’aggressore ha puntato l’arma solo alle gambe: dunque l’obiettivo era ferire. Ecco perché ora le forze dell’ordine seguono la pista della ‘punizione’. Il 52enne ha raccontato di non conoscere chi ha premuto il grilletto. Era stato ferito vicino all’abitazione: sorpreso nelle palazzine del cosiddetto Bronx a Poggioreale. In un luogo ‘sicuro’. Poi era stato soccorso e accompagnato all’ospedale Cardarelli nel cuore della notte. Gli specialisti della squadra mobile si erano precipitati al pronto soccorso per ascoltarlo ‘a caldo’. Mentre la Scientifica aveva avviato i rilievi in via della Bussola. Gli accertamenti delle forze dell’ordine sono tuttora in corso, per ricostruire la dinamica dell’assalto.
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