E’ di 3 morti, 6 dispersi e due donne estratte vive dalle macerie il bilancio provvisorio delle vittime dell’esplosione avvenuta ieri sera a Ravanusa, in provincia di Agrigento. Lo scoppio, che ha causato il crollo di una palazzina e il danneggiamento di diverse altre, sarebbe stato causato verosimilmente da una fuga di gas da una tubatura sotterranea in via Galilei.
In mattinata è stato trovato il quarto corpo senza vita dopo il crollo I dispersi sono al momento 5. Lo conferma il coordinamento delle forze dell’ordine. Nelle scorse ore erano stati recuperati i cadaveri di due donne e un uomo, sono due le persone tratte in salvo dai soccorritori sul luogo della tragedia, due donne, ricoverate in ospedale.
Sul posto i vigili del fuoco che stanno operando da ore. Oltre alla palazzina, di 4 piani e che conterebbe 10 appartamenti, a essere coinvolti dall’esplosione ci sarebbero anche 4 edifici che sarebbero stati danneggiati dall’onda d’urto del boato che ha completamente devastato la palazzina. Sarebbero decine gli sfollati che sono stati fatti uscire dagli edifici e allontanati anche per lasciar il campo libero ai soccorsi. “C’è stato un disastro”, ha detto il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, in una videodiretta su Facebook, chiedendo aiuto a chiunque abbia autobotti, pale e ruspe.
Aperta indagine da parte della Procura
La Procura di Agrigento ha aperto una indagine per disastro colposo a carico di ignoti, dopo l’esplosione a Rvanusa, nell’agrigentino, e i crolli di edifici in cui sono morte almeno 4 persone e in cui 5 risultano disperse. Due donne sono state tratto in salvo dai soccorritori e sono ricoverate in ospedale.
Curcio: “Ci attendono ore delicate di ricerca e soccorso”
“Ci troviamo di fronte a una tragedia con una forte onda d’urto e ci attendono ancora ore delicate di operazioni di ricerca e soccorso e di messa in sicurezza dell’area”. Così il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio nel corso del sopralluogo nell’area del crollo della palazzina a Ravanusa, nell’Agrigentino. “Circa 200 operatori del Sistema di Protezione Civile si sono mobilitati sin dalle prime ore di questa emergenza, a loro va il mio più sentito ringraziamento”, si legge in un post sul profilo Facebook della Protezione Civile.
(LaPresse)