“I nostri prodotti e le nostre eccellenze non hanno un colore politico, sono patrimonio della nostra comunità nazionale”. Lo afferma il ministro dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida intervenendo al 150esimo anniversario dell’istituito agrario Giuseppe Garibaldi a Roma, il più antico d’Italia.
Secondo Lollobrigida c’è “un impegno da assumere al di là dello schieramento politico al quale si appartiene; cercare di decidere quali sono le cose che abbiamo a cuore tutti, la formazione dei nostri giovani, la difesa delle nostre imprese, la difesa dei nostri prodotti, la difesa delle nostre eccellenze”.
“Io credo che questo possa essere il segno ed è l’unico messaggio utile da mandare da parte mia agli studenti e alle persone che sono qui presenti – osserva Lollobrigida – restando a disposizione per i prossimi mesi. Saremo al vostro fianco”.
“Quando è stata creata questa scuola l’agricoltura era la prima industria italiana – rileva Lollobrigida – il ministero si chiamava ministero dell’Agricoltura e dell’industria perché era l’asset principale dell’economia nazionale; poi sono state fatte delle scelte, che non ho condiviso, abbiamo cominciato a pensare che era inutile produrre a casa nostra, che non serviva il grano duro, che non serviva produrre generi primari perché li potevi comprare a basso costo in posti dove tutto costa meno”.
Poi – mette in evidenza Lollobrigida – è “arrivato il conflitto tra Russia e Ucraina e ci siamo accorti che mancavano i fertilizzanti, che cominciava a mancare il grano, che mancavano approvvigionamenti primari. Io credo che un popolo non possa trovarsi in queste condizioni, un intero continente, l’Europa”.
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