BRUXELLES– “Questo è uno di quei settori (la plastica ndr) di cui parlavo prima, che pagherà il prezzo della transizione, che non riguarda soltanto la plastica ma, dall’interpretazione della direttiva, riguarda anche altri settori, come quello della carta, che oggettivamente non mi sembrano così negativi sotto l’aspetto ambientale come quello della plastica. A mio giudizio e a quello del governo italiano un ripensamento della diversa tempistica dell’uscita dalla produzione di questi prodotti deve essere preso in considerazione. Si potrebbe pensare di porre la riserva rispetto all’entrata in vigore ma non possiamo essere soli a fare questa battaglia in Europa. A me sembra una battaglia di buonsenso. Nessuno mette in discussione che si debba andare verso una situazione in cui la plastica deve essere esclusa ma in un prodotto in cui la plastica è l’8% forse è il caso di avere un atteggiamento diverso”. Lo ha affermato il ministro dello sviluppo Giancarlo Giorgetti al termine dell’incontro con il commissario Ue Paolo Gentiloni a Bruxelles.
LaPresse
