TORINO – “Per me le coalizioni vincenti non si costruiscono a tavolino. Il Pd e il centrosinistra vincono con proposte e candidati credibili. Anche l’alleanza si allarga solo su queste basi. Aggiungo: a differenza del centrodestra, il valore aggiunto per noi alle amministrative è che si decide nei territori, non a Roma. D’altra parte, rivinciamo a Parma dopodue decenni e a Piacenza, nel feudo della destra, pur senza alleanza con il M5S”. Così in una intervista a ‘Repubblica’ il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini commentando il risultato dei ballottaggi.
“A Parma consigliai l’unità con Pizzarotti anche cinque anni fa, rimanendo inascoltato. E si perse male. Stavolta si è invece scelta la coesione attorno a un programma per la città e a un candidato giovane e capace. Lo stesso è accaduto a Piacenza. Il ‘modello’ non è l’alchimia dell’alleanza, ma un progetto espansivo sulle cose da fare attorno a nomi credibili – ha aggiunto – Più difficile accordo Pd-M5S alle Politiche? Però stiamo governando insieme e affrontando con Draghi i problemi più urgenti: dalla pandemia al Pnrr, dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica. Il compito del Pd e di un nuovo progetto riformista per l’Italia è avanzare la proposta più forte e innovativa su lavoro e imprese, transizione ecologica e digitale, scuola e sanità, diritti di cittadinanza. Servono poche ma chiare proposte che arrivino alle persone, in particolare ai giovani. Una destra che divide le persone in base all’orientamento sessuale e che pensa di poter decidere sul fine vita è fuori dal tempo”.
(LaPresse)