MILANO (LaPresse) – “Questa politica odiosa è una catastrofe totale. Non solo per coloro che vogliono semplicemente viaggiare, lavorare o studiare negli Stati Uniti, ma anche per coloro che cercano protezione dalla violenza. Anche se questa decisione non affronta il distinto e ugualmente dannoso bando per rifugiati, intrappola crudelmente le persone”.
Il “muslim ban” obbliga le persone ad essere intrappolate in luoghi privi di sicurezza
Persone “in paesi colpiti da conflitti e impedisce loro di cercare sicurezza negli Stati Uniti o di ricongiungersi con la famiglia”. Così Ryan Mace, grassroots advocacy & refugee specialist di Amnesty International Usa, commenta la sentenza della Corte suprema Usa. Corte che conferma il cosiddetto bando per musulmani voluto dal presidente Usa Donald Trump.
Eppure, alcuni di questi conflitti, sono stati causati proprio dagli Stati Uniti
“Alcune persone oggetto di questo divieto stanno fuggendo da conflitti che gli Usa hanno direttamente creato oppure perpetuato, come nel caso dello Yemen e della Siria. In questi casi, in particolare, stiamo sostanzialmente appiccando il fuoco e chiudendo la via di fuga. Non c’è spazio per questo bando, né per il sentimento anti-musulmano in cui è originato, in un paese che dichiara di dare valore ai diritti umani”, ha aggiunto Mace.