MILANO – Il settore dei pagamenti digitali è sotto la lente dell’Antitrust. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio per valutare la fusione per incorporazione di SIA in Nexi perché potrebbe portare la nuova entità ad assumere una posizione dominante.
L’operazione di concentrazione coinvolge differenti operatori – sia dal punto di vista della domanda sia da quello dell’offerta – e – sottolinea l’Antitrust – interessa numerosi ambiti del settore dei pagamenti digitali, in particolare i servizi di merchant acquiring, di processing, di emissione delle carte di pagamento, di compensazione al dettaglio dei pagamenti, di trasmissione dei dati interbancari e anche i servizi per la fornitura e la manutenzione degli ATM.
Secondo l’Autorità la fusione di SIA in Nexi potrebbe perciò determinare la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante da parte della nuova entità con effetti di tipo orizzontale, nonché di natura verticale e conglomerale.
Plauso all’iniziativa dell’Antitrust arriva dal mondo del consumerismo: “Bene, ottima notizia. Di tutto abbiamo bisogno, tranne che di una riduzione della concorrenza nel settore dei pagamenti digitali, un settore strategico per modernizzare il Paese e sul quale il Governo sta puntando con Italia Cashless, il piano per incentivare l’uso di carte e app di pagamento” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Servirebbe un numero maggiore di operatori, non che qualcuno detenga una posizione dominante” conclude Dona.
Intanto tra i titoli in affanno a Piazza Affari nell’ultima seduta della settimana c’è stato proprio Nexi, che ha ceduto lo 0,76%.
(LaPresse)