AntropoCine Fest: cinema per la giustizia ambientale

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Cinema ambientale
Cinema ambientale

Si è conclusa a Roma la nuova edizione dell’AntropoCine Film Fest, la manifestazione dedicata alle opere che esplorano il complesso rapporto tra ambiente, società e legalità. L’evento, ideato dall’associazione Roma Green, si è svolto dal 3 al 5 dicembre in due sedi significative: il Cinema delle Province e lo Spazio Extra di Libera.

Quest’anno, la rassegna ha rafforzato il suo impegno sui temi della giustizia ecologica e della memoria civile, grazie alla nuova collaborazione con l’associazione Libera, che si è aggiunta allo storico partner Clorofilla Film Fest.

La serata inaugurale ha avuto luogo al Cinema delle Province con la proiezione di “Breath” di Ilaria Congiu, un viaggio nel Mediterraneo che cambia a causa di pesca industriale, inquinamento e riscaldamento globale. Al dibattito hanno partecipato la regista, Mila Cataldo di Marevivo e rappresentanti di Legambiente. Sono stati presentati anche “Aethusa, il mare svelato” di Claudio Valerio e la favola “L’uccello imbroglione” di David De Lillo Salucci.

Le giornate successive si sono tenute allo Spazio Extra di Libera, luogo simbolo della lotta alla mafia. Il programma ha esplorato il legame uomo-animale con “Lui mi aspetta” di Fabio Fontana e “L’ultimo spettacolo” di Andrea Morabito, produzione LAV sulla battaglia contro l’uso degli animali nei circhi, con la presenza del presidente Gianluca Felicetti.

Grande attenzione anche alla crisi climatica con “Il prezzo che paghiamo” di Sara Manisera, sulle storie di chi è colpito dai combustibili fossili, discusso con Alessandro Gianni di Greenpeace. In cartellone anche “Questi ragazzi” di Renato Chiocca e “Le piccole cose” di Giuseppe Cacace e Guido Massimo Calanca.

La manifestazione si è chiusa con la cerimonia di premiazione. Uno dei momenti più intensi è stato il reading concert “Non sopporto le cose storte” di Andrea Carnì, che ha ricostruito la drammatica vicenda delle “navi a perdere”, gli affondamenti legati al traffico di rifiuti tossici nel Mediterraneo, ricordando il capitano Natale De Grazia a trent’anni dalla sua morte.

I visitatori hanno anche potuto accedere al percorso multimediale Extralibera, che onora le vite delle vittime innocenti delle mafie, incluse figure che hanno lottato per la tutela del territorio come Roberto Mancini, Peppino Impastato e Renata Fonte.

L’AntropoCine Film Fest si conferma un punto di riferimento per l’Ecocinema in Italia, un luogo di dialogo tra cultura, attivismo e ricerca scientifica che dà voce a chi indaga le urgenze del nostro tempo.

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