Appalti, atti sequestrati al Comune di Piedimonte Matese

Piedimonte Matese. I carabinieri hanno prelevato dall’ufficio tecnico e dall’archivio del Municipio faldoni per l’inchiesta “Master Plan”. Portati via documenti vecchi anche di 20 anni sui progetti per cimitero e piscina

PIEDIMONTE MATESE – Inchiesta Master Plan, ieri i carabinieri hanno ritirato nell’ufficio tecnico ulteriore documentazione. Si tratta di fascicoli e faldoni alquanto datati, in alcuni casi per atti risalenti anche a oltre dieci anni fa che non è stato semplice per il Comune reperire e mettere a disposizione della Procura. Tra gli argomenti su cui si lavora anche quelli relativi a cimitero e piscina. L’impressione è che la Procura della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere voglia chiudere il cerchio sulle indagini. La pm titolare dell’inchiesta, sostituto procuratore Gerardina Cozzolino, ha delegato per le indagini i carabiniri del Reparto operativo del comando provinciale di Caserta.

Questioni datate quelle su cui si lavora che in alcuni casi potrebbero vedere ipotesi di reato per fatti prescritti. Ma se la giustizia penale potrebbe dover rinunciare ad alcuni episodi ne potrebbero invece emergere dei nuovi anche a carico di chi dopo la predisposizione di quelli atti non ha vigilato e messo fine a quello che era un illecito. Inoltre la documentazione potrebbe essere trasmessa alla Procura della Corte dei Conti per verificare l’esistenza di danni erariali magari a carico di ex amministratori, dirigenti dell’ente locale e imprenditori matesini.

Lo scorso mese di febbraio un’altra inchiesta vide in Comune l’esecuzione di sequestri e perquisizioni. In quel caso furono undici le persone coinvolte; tra i reati per cui si procedeva nell’inchiesta c’è anche quello di associazione a delinquere avente come fine la commissione di reati come abuso di ufficio, turbativa d’asta e corruzione. La Procura in quel caso aveva anche chiesto l’acquisizione di alcune determine di liquidazione degli incentivi per incarichi tecnici svolti e di quelle della formazione del gruppo di lavoro e successive variazioni. I carabinieri sei mesi fa chiesero di acquisire una serie di atti riguardanti i lavori di realizzazione di collettori fognari, adeguamento tratti di fogna nei canali del torrente Torano e atti riguardanti il project financing di ampliamento del cimitero e della sua gestione.

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