Appalti e clan. La Dda: lavori di Rete ferroviaria italiana ad un gruppo imprenditoriale vicino agli Schiavone

Tre i dirigenti di Rfi indagati dalla Procura distrettuale antimafia di Napoli

Foto Claudio Furlan LaPresse

I tentacoli del clan dei Casalesi sarebbero arrivati fino a Rfi. Un gruppo imprenditoriale vicino alla cosca, questa la tesi della Dda, si è aggiudicato appalti banditi da Rete ferroviaria italiana.

Tre i dirigenti di Rfi indagati dalla Procura distrettuale antimafia di Napoli: si tratta di
Massimo Iorani, Paolo Grassi e Giuseppe Russo. A vario titolo la Dda contesta loro i reati di corruzione e turbativa d’asta.

A coordinare l’inchiesta i pm Antonello Ardituro e Graziella Arlomede. Al centro dell’attività investigativa spunta Nicola Schiavone, manager 65enne, padrino del suo omonimo e primogenito di Sandokan, da luglio collaboratore di giustizia.

A parlare dell’imprenditore di Casal di Principe, infatti, è stato proprio Nicola Schiavone.

Gli investigatori hanno perquisito le abitazioni degli indagati e le sedi di Roma e di Gianturco di Rfi.

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