Appalto per i lavori al campo sportivo a Mondragone: è caos tra mancate esclusioni e denunce

Una delle ditte partecipanti era colpita da interdittiva antimafia

Il Comune di Mondragone

MONDRAGONE – Per l’architetto Salvatore Catanzano, responsabile dell’area tecnica, la procedura è stata regolare. Tutto liscio. Nessuna anomalia. Ed infatti ha firmato l’aggiudicazione degli interventi di riqualificazione del campo sportivo ‘Giuseppe Conte’ alla società Gld Costruzioni con sede a Formia, rappresentata da Giacomo Diana, 73enne di San Cipriano d’Aversa. All’azienda andranno 687mila euro, oltre le spese per gli oneri di sicurezza e l’iva. Per l’Infratech Consorzio Stabile, con base a Milano, invece, l’iter è stato viziato da un grave errore. E con una nota, inviata lo scorso fine marzo, aveva messo in allerta il vertice dell’amministrazione mondragonese, rappresentata dal sindaco Virgilio Pacifico, il segretario generale, l’Anac e lo stesso Catanzano.

L’Infratech aveva partecipato alla gara per l’affidamento dei lavori di restyling della struttura di via Padule. E con lei, oltre alla vincitrice, la Gld, che aveva ottenuto un punteggio complessivo pari a 92.09, c’era anche il Consorzio Stabile Marr, che, piazzandosi terzo, aveva ottenuto 77,56 punti. Proprio quest’ultimo, ha ricordato l’Infratech era stato interessata da un’interdittiva antimafia. “La notizia riportata da diversi organi di stampa – aveva chiarito la ditta – risulta confermata anche da un provvedimento rinvenuto sul sito istituzionale dell’Azienda ospedaliera dei Colli del 15 febbraio 2021”. Per tale ragione il Consorzio Stabile Marr, seguendo l’articolo 80, comma 2, del decreto legislativo 50 del 2016, andava escluso dalla gara. “Se la stazione appaltante lo avesse fatto – ha ricostruito l’azienda milanse – saremmo risultati noi aggiudicatari dei lavori”. Perché qualora fosse rimasto in gara soltanto lui con la Gld, “l’applicazione del metodo aggregativo-compensatore previsto dal disciplinare di gara, avrebbe determinato che l’offerta economicamente più vantaggiosa sarebbe risultata quella dell’Infratech”.

Allegando anche una simulazione, la società lombarda sostiene che avrebbe ottenuto come punteggio 93,87 a fronte del 93.27 di quella formiana. Concluso questo ragionamento, l’Infratech aveva chiesto al Comune di escludere il Consorzio Marr e ricalcolare l’offerta tenendo conto solo di due proposte. Con un’altra nota aveva coinvolto direttamente la Prefettura di Napoli affinché “ammonisse la stazione appaltante e e per chiedere l’esclusione dalla procedura della Marr”. Richieste che non hanno sortito alcun effetto. Tutto regolare. E anche l’opposizione consiliare, preso atto della recente aggiudicazione della gara ratificata dall’ufficio tecnico, ha rimesso sul tavolo la questione: “Pur avendo denunciato pubblicamente, né la Procura nè l’Anac né tantomeno la prefettura sono intervenuti”.

Quello che andrà a realizzare l’azienda del sanciprianese è il secondo intervento di riqualificazione del campo di via Padule: il primo fu programmato ed eseguito durante la precedente amministrazione con 400mila euro, frutto di un mutuo contratto con la Cassa depositi e prestiti. Il nuovo, invece, è stato finanziato con fondi regionali stanziati in occasione delle universiadi.
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