Aquarius ancora in mare, sale la tensione tra Italia e Malta

La nave con a bordo 629 immigrati attende comunicazioni su dove sbarcare

Foto LaPresse - Carmelo Imbesi
ROMA – Continua a tenere banco la questione ‘Aquarius’. La nave che trasporta 629 immigrati è ancora al largo delle coste del Mediterraneo in attesa di nuove eventuali comunicazioni. Dal governo centrale, infatti, hanno mandato un messaggio chiaro, inequivocabile: i nostri porti sono chiusi e l’imbarcazione dovrà attraccare a Malta. Da La Valletta hanno però fatto sapere di non essere disposti ad accogliere gli immigrati contestando all’Italia presunte irregolarità nel rispetto delle leggi internazionali. Napoli e Palermo si sono dette disponibili a accoglierla. Ma la soluzione è lontana e il risultato è che l’Aquarius è ancora lì, ferma a metà tra le coste della Sicilia e quelle di Malta, senza poter né avanzare né retrocedere.
Seri rischi per la salute degli oltre 600 occupanti
A bordo, come detto, 629 migranti tra i quali donne incinta e minori. Con tutti i rischi che la permanenza in mare aperto comporta. Per questo motivo il presidente del Consiglio Conte ha dichiarato di aver inviato delle imbarcazioni con a bordo più squadre di medici. Questo per avere la possibilità di soccorrere gli immigrati qualora si presentassero gravi problemi di salute. I rischi più impellenti riguardano le donne in stato interessante e i bambini, rischi di disidratazione in primis.
Le imbarcazioni inviate dall’Italia per un pronto sostegno medico
Con l’invio del personale medico la situazione dovrebbe essere tenuta sotto controllo almeno per le prossime ore. È chiaro, tuttavia, che questa non può essere la soluzione definitiva. Perché l’imbarcazione nel breve periodo dovrà comunque trovare un portò dove attraccare. Ed in tal senso le polemiche e gli attacchi neanche troppo velati tra Italia e Malta aumentano. Da un lato il governo italiano fermo sulle proprie posizioni che chiede a Malta di rispettare in breve tempo i suoi obblighi. Dall’altro la solida posizione della piccola isola che sembra aver già deciso in senso opposto. Nel mezzo oltre seicento persone che, fuggite da una situazione impossibile, sembrano essere andati incontro ad un destino tutt’altro che felice.

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