Arezzo, rubavano oggetti sacri nelle chiese: 2 arrestati

Si mescolavano tra i fedeli, facevano finta di pregare

Foto Carlo Lannutti / LaPresse

AREZZO – Arezzo, rubavano oggetti sacri nelle chiese: 2 arrestati. Si mescolavano tra i fedeli, facevano finta di pregare. E nel frattempo scattavano le fotografie degli oggetti sacri di interesse che poi tornavano a rubare dopo qualche giorno. Ieri, però, dopo l’ennesimo furto all’Eremo di Montecasale, fondato nel 1213 da San Francesco, nella frazione Montagna di Sansepolcro (Arezzo), ai due ladri di oggetti sacri è andata male. Perché sono stati scoperti ed arrestati.

I frati francescani si sono subito accorti dell’ammanco di un crocifisso in legno. E hanno avvisato i carabinieri fornendo le caratteristiche dell’auto su cui si erano probabilmente allontanati i due ladri. Le ricerche hanno consentito di intercettare nel primo pomeriggio l’autovettura dei malviventi. A bordo dell’auto due pesaresi, un pensionato 70enne, pregiudicato, e un 50enne, operaio, incensurato. Dentro la vettura i carabinieri hanno trovato gli oggetti poco prima rubati. Nonché depliant e piccoli oggetti di culto probabilmente provenienti da altre chiese e santuari.

Recuperata la refurtiva

I carabinieri hanno proceduto poi alle perquisizioni nei domicili dei due fermati. Che hanno consentito di recuperare un’ingente refurtiva, consistente in oggetti sacri e ornamentali, in oro e argento, molti dei quali anche di rilevante valore artistico. Gli oggetti sequestrati sono due antiche teche in legno e vetro, contenente una due teschi umani e l’altra un saio. Ma anche due antichi manufatti in ferro battuto, un frammento di scultura lignea dorata raffigurante parte di un’ala, una statua della Madonna di Lourdes. Oltre a tre crocifissi, un quadro con cornice lignea raffigurante un Santo con in braccio un bambino, una statua in gesso del bambino Gesù, una statua in terracotta riproducente San Michele Arcangelo.

La refurtiva, secondo i primi accertamenti, proviene da furti consumati in diversi luoghi di culto della Toscana nell’arco degli ultimi due anni. I due arrestati, che stamani sono stati condotti davanti al giudice del tribunale di Arezzo per il rito direttissimo, sono stati condannati entrambi ad un anno di reclusione.

(LaPresse)

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