Arezzo, travolse e uccise un pedone e fuggì: un 32enne confessa dopo un mese

Per sviare i sospetti sulla sua persona, dette fuoco all'auto, poi ne denunciò falsamente il furto

AREZZO – Omicidio stradale: è l’accusa contestata a un 32enne italiano, operaio, residente a San Giovanni Valdarno (Arezzo), a un mese dal ritrovamento del cadavere di un senzatetto, 55enne italiano, originario della provincia fiorentina, a San Giovanni Valdarno, lungo la strada regionale 69, nei pressi dell’incrocio di via Spartaco Lavagnini. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, che hanno condotto le indagini, la vittima, che nella notte del primo marzo vagava nella zona, fu investito dall’automobilista. Che dopo l’incidente non si fermò a prestare soccorso. E per sviare i sospetti sulla sua persona, dette fuoco all’auto, poi ne denunciò falsamente il furto. Infine, messo alle strette dai carabinieri, ha confessato di essere lui il pirata della strada.

(LaPresse)

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