Coronavirus, oltre 5mila decessi negli Usa. Trump: “Saranno giorni molto duri”

Solo nelle ultime 24 ore sono morte 884 persone, un vero record. E nel Connecticut ieri è deceduto un bimbo di sole sei settimane

Donald Trump (AP Photo/Patrick Semansky)

Oltre 5mila i morti negli Usa per Coronavirus finora. Solo nelle ultime 24 ore secondo il bollettino della Johns Hopkins University sono morte 884 persone, un vero record. E nel Connecticut ieri è deceduto un bimbo di sole sei settimana. Lo comunica il governatore dello Stato, Ned Lamont: “Riteniamo che sia una delle vittime più giovani, il virus attacca i più fragili E questo mostra l’importanza di stare a casa e limitare l’esposizione ad altre persone”. E le previsioni in America non sono affatto positive: saranno 100-240mila i morti da coronavirus nelle prossime due settimane e il presidente Donald Trump appare molto preoccupato: “Saranno giorni molto duri”. In America fino a ieri si sono contati 215.417, con 5.116 decessi e 8.566 pazienti guariti. A New York il numero delle vittime è salito a 1.941, di cui 391 nelle ultime 24 ore, mentre i contagi accertati sono 83.712, quasi la metà dei casi a livello nazionale.

Rinviata conferenza Onu sul clima

Nel mondo si sono raggiunti i 900mila contagi. Lo afferma l’istituto americano Johns Hopkins University, secondo cui i casi riscontrati sono oltre 911.000. Il numero dei morti è superiore ai 45mila. Intanto era prevedibile lo slittamento al prossimo anno, poi confermato, della Conferenza Onu sul clima CoP26 prevista a in Scozia, Glasgow per il novembre prossimo, preceduta da due vertici attesi di Milano e Roma. Lo ha reso noto il governo britannico senza comunicare ancora una data precisa.

Oms, assistere le fasce bisognose

“Il numero di decessi è più che raddoppiato nell’ultima settimana – ha dichiarato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. Nei prossimi giorni raggiungeremo 1milione di casi confermati di Coronavirus e 50 mila decessi durante il briefing sul coronavirus. Ho invitato i governi a mettere in atto misure di assistenza sociale per garantire alle persone vulnerabili cibo e altri elementi essenziali della vita durante questa crisi. Molti paesi in via di sviluppo faranno fatica ad attuare programmi di assistenza sociale di questa natura. Per questi paesi, la riduzione del debito è essenziale per consentire loro di prendersi cura della propria gente ed evitare il collasso economico”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome