BARCELLONA (Tommaso Barra) – A 9 giorni dall’inizio del Mondiale, in casa Argentina l’atmosfera è divisa a metà. Tra concentrazione e tensione, l’albiceleste sta preparando nel ritiro di Barcellona la spedizione in Russia (esordio il 16 giugno contro l’Islanda). Attorno alla squadra guidata dal ct Sampaoli si annidano speranze, dubbi e timori. La qualificazione raggiunta in extremis e gli ultimi risultati non proprio esaltanti hanno infatti creato un clima teso tra tifosi e media locali. Tanto che, ad ogni minimo episodio ‘sospetto’, scattano le polemiche.
Ansaldi in jacuzzi, Fazio rientra tardi: tifosi e stampa insorgono
Che non ci sia un clima sereno, lo si percepisce dalle reazioni rispetto ad alcuni comportamenti tenuti dai calciatori nella mezza giornata di riposo concessa da Sampaoli. Cristian Ansaldi, ad esempio, si è immortalato in compagnia della moglie Lucila in jacuzzi. Un modo per godersi le ultime ore insieme prima del Mondiale, assolutamente ‘blindato’ per l’Argentina. Apriti cielo. I tifosi sono insorti contro il terzino del Torino, al quale è stata attribuita una mancanza di concentrazione in vista dell’appuntamento in Russia. Episodio simile a quanto accaduto, invece, per Federico Fazio. Il centrale della Roma è stato l’ultimo a rientrare in hotel (verso l’una della notte) dopo aver fatto visita alla moglie, in procinto di partorire. “Non era il momento”, hanno sottolineato alcuni media locali. Insomma, le scorie della finale persa contro la Germania in Brasile, 4 anni fa, non sono state ancora smaltite.
Tra talento e ‘allegria’ tattica, quanti dubbi attorno all’Argentina
A leggere alcuni nomi che compongono la rosa di Sampaoli verrebbe da pensare che la favorita numero uno per la vittoria finale sia proprio l’Argentina. Eppure, i dubbi sulle reali potenzialità dell’albiceleste permangono. Da Messi ad Aguero, da Dybala a Higuain. Il talento non manca di sicuro. Ma la capacità di coniugarlo ad una tattica di gioco efficace, quella non è certo innata. Pur con un tecnico ritenuto abile stratega come Sampaoli, l’Argentina ha bisogno di essere squadra vera, prima che insieme di grandissimi singoli. Ecco perché, per adesso, i sudamericani restano un gradino sotto le grandi potenze del calcio mondiale (Spagna e Germania su tutte) per il trionfo finale.