CASTELVOLTURNO – Rapina a mano armata presso il distributore Q8, ubicato sulla variante alla Domiziana. Da una prima ricostruzione, due persone in sella ad una moto si sono avvicinate ai due dipendenti dell’impianto e hanno intimato loro di consegnare l’incasso, Al rifiuto di uno dei dipendenti, un malvivente ha estratto una pistola e ha nuovamente chiesto di consegnare l’incasso. I malviventi sono poi scappati
a tutto gas facendo perdere le loro tracce. Il distributore di carburante è spesso attenzionato dai malviventi: sono 3 le rapine subite finora, sono stati invece 17 i furti subiti. Il fatto è stato immediatamente segnalato ai carabinieri, intervenuti per un sopralluogo. Al vaglio degli
investigatori anche le immagini delle telecamere per la videosorveglianza presenti nell’area: le riprese potrebbero rivelarsi preziose per
identificare i due malviventi.
Centauro e passeggero indossavano il casco e la moto era senza targa. Non è stata resa nota una stima del bottino. I dipendenti in servizio presso l’impianto hanno subito informato il titolare Giovanni Scalzone dell’accaduto: “Ho chiesto subito ai ragazzi se stavano bene e li ho rincuorati, l’importante è che non si siano fatti male. Non è la prima rapina che subiamo: ci apprestiamo a stabilire un record: abbiamo al nostro attivo 3 rapine e 17 furti. Sono stanco. Ormai questi episodi stanno diventando routine”.
Il distributore di carburante nei giorni scorsi è stato anche interessato dal rischio di rogo. Infatti, un incendio di sterpaglie che si è verificato
su via Nuova Occidentale, ha rischiato di propagarsi verso la struttura. L’intervento dei vigili del fuoco e della Protezione civile ha evitato il peggio. La somma degli eventi – tra atti criminali e pericoli ambientali – sta mettendo in ginocchio una realtà commerciale che ogni giorno offre un servizio essenziale alla cittadinanza. Nel frattempo, l’indagine per risalire agli autori della rapina è in corso. Le immagini delle telecamere e l’eventuale comparazione con episodi precedenti potrebbero rappresentare la chiave per identificare e assicurare alla giustizia i due malviventi che, al momento, restano ancora a piede libero.