CITTÀ DEL MESSICO – Ucciso davanti a tutti, in un ristorante. Apparentemente senza un perché. L’assurdo destino di Salvatore De Stefano, 35 anni, ammazzato all’interno del locale ‘La Bella Donna’ nel quartiere di Cuauhtemoc nel centro della capitale messicana.
La dinamica dell’esecuzione a Città del Messico
Una scena terrificante, un agguato nel vero senso del termine avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì. Il killer ha atteso il momento in cui Salvatore, che era insieme a due suoi amici italiani, stava pagando il conto. Secondo le testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine l’uomo è entrato da solo nel ristorante, armato, e si è diretto contro il 35enne sparando diversi colpi d’arma da fuoco. Poi è uscito di corsa ed è salito a bordo di una motocicletta guidata da un complice con il quale era arrivato e che lo aspettava all’uscita. E così ha fatto perdere le proprie tracce. Diversi, come detto, i colpi sparati all’indirizzo del ragazzo che è stato prontamente trasportato in ospedale. Qui però, nonostante la prontezza dei medici, la situazione era apparsa subito gravissima. Tant’è che il 35enne è morto poco dopo il ricovero. Da quella sera sono partite le indagini sia per risalire il più velocemente all’identità del killer sia per capire il movente dell’agguato.
Le indagini
Da questo punto di vista, come riportato dai ‘media’ locali, non è da escludere la pista che collega l’accaduto all’attività svolta dall’italiano. Secondo le ricostruzioni della polizia, infatti, Salvatore qualche giorno prima avrebbe venduto a persone del posto alcuni macchinari cinesi spacciandoli per tedeschi. Una versione, comunque, ancora tutta da verificare anche perché in questa fase delle indagini le piste seguite dalle forze dell’ordine sono molteplici. Al di là del movente, la priorità è ora risalire all’identità del killer. Un quotidiano locale, ‘La Silla Rota’ ha pubblicato la foto del killer tratta dalle telecamere di vigilanza: un uomo tra i 25 ed i 30 anni con addosso un giubbotto nero e un berretto.
