ROMA – Scontro aperto tra Tito Boeri e Matteo Salvini. Il presidente dell’Inps ha puntato il dito contro il governo ritenendo ‘grave’ l’aver rinviato l’assunzione di oltre 2mila giovani nella pubblica amministrazione.
Assunzioni rinviate
L’ingresso di ‘forze fresche’ nella P.A. è slittato a novembre dell’anno prossimo: il rimando è stato determinato dal maxi-emendamento contenuto nella manovra benedetta ieri dalla Commissione europea.
Reddito e pensioni
Boeri ha usato parole dure per criticare l’operato dell’esecutivo anche in relazione ad altri versanti. “Non abbiamo dettagli sulle pensioni, né sul reddito di cittadinanza né sulla struttura che dovrà gestirlo. Mentre siamo all’oscuro su queste cose – ha continuato il presidente dell’Inps – non ci viene data la possibilità di procedere alle assunzioni. Abbiamo un concorso per assumere fino a 2mila e 600 giovani, stiamo facendo orali tutti i giorni ai 4mila che hanno superato gli scritti”. Il concorso si sarebbe dovuto chiudere ad aprile per procedere alle assunzioni. E invece, ha commentato Boeri, “la manovra mette risorse sulle pensioni e impedisce ai giovani di entrare nella pubblica amministrazione”.
Il presidente teme che l’Istituto di previdenza non abbia organico sufficiente per far fronte alle riforme volute dai pentaleghisti.
La risposta di Salvini
Immediata la replica del leader leghista. “Da mesi Boeri rema contro il governo e disinforma gli italiani, difendendo una legge sciagurata come la Fornero. Perché – ha aggiunto Matteo Salvini – per coerenza non si dimette e si candida alle primarie del Pd? Noi andiamo avanti sulla via del diritto al lavoro e alla pensione, problemi che evidentemente Boeri non ha”.