Firenze, 11 mar. (LaPresse) – Un grande striscione bianco al centro del campo con una riproduzione della maglia numero 13 di Davide Astori e la scritta “Capitano per sempre”. Un lungo striscione in curva Fiesole che recita: “Ci sono uomini che non muoiono mai … Ci sono storie che verranno tramandate in eterno … Buon viaggio capitano”. E una coreografia che coinvolge tutto lo stadio, con palloncini bianchi e viola che si alzano al cielo e bandierine viola in Fiesole e Ferrovia. Questo il colpo d’occhio dello stadio Artemio Franchi di Firenze all’ingresso in campo di Fiorentina e Benevento per una partita di campionato che non verrà ricordata per il risultato finale ma per le emozioni dell’ultimo saluto tributato dal popolo viola e da tutto il mondo del calcio al capitano della squadra gigliata, trovato morto domenica scorsa nella sua stanza d’albergo a Udine, dove era in ritiro per la sfida contro i bianconeri friulani. Anche i tifosi campani hanno dedicato ad Astori uno striscione con scritto “nessuno muore finché vive nel tuo cuore”.
Alla lettura della formazione, lo speaker, dopo aver dato conto dei giocatori che entravano in campo, ha gridato: “Con il numero 13 il capitano Davide …”. E il pubblico ha risposto all’unisono: “Astori”, metre sui maxischermi scorrevano le immagini del capitano viola. Poi, in un silenzio assoluto, le due squadre si sono abbracciate al centro del campo.
All’ingresso in campo delle due squadre, accompagnate da bambini con le maglie della fiorentina e del Cagliari, tutte con il numero 13, oggi, i trentacinquemila presenti al Franchi, compresi i duemila tifosi del Benevento, Poi, in un silenzio assoluto, le due squadre si sono abbracciate al centro del campo. Infine, con in sottofondo il coro “Un capitano c’è solo un capitano”, l’arbitro Pasqua di Tivoli ha fischiato il calcio d’inizio.