ROMA – Atlantia è la prima azienda italiana a conseguire la certificazione sulla trasparenza fiscale da parte di “Fair Tax Foundation”, raggiungendo la massima qualificazione del ranking, definita “Gold Standard”. La società, si legge in una nota, ha infatti concluso l’iter di accreditamento presso l’ente britannico (senza scopo di lucro) specializzato nella valutazione della condotta fiscale delle imprese nelle diverse giurisdizioni in cui operano, con l’obiettivo di promuovere la crescita delle realtà che adottano comportamenti corretti e trasparenti.
Questo risultato è in linea con il percorso di trasparenza fiscale avviato da Atlantia nel 2013, tramite la partecipazione a un progetto pilota promosso dall’Agenzia delle Entrate per introdurre nell’ordinamento fiscale italiano un programma di compliance e collaborazione per le aziende di grandi dimensioni, di cui la società è tutt’oggi parte attiva. La certificazione fa seguito anche alla pubblicazione del Tax Transparency Report, attraverso il quale Atlantia, lo scorso agosto, ha dato massima trasparenza alla propria governance fiscale.
“La certificazione di Fair Tax Foundation è un risultato raggiunto grazie all’approccio di Atlantia sul fronte della trasparenza fiscale, oltre che un riconoscimento degli sforzi fatti negli ultimi anni, attraverso il dialogo e il confronto virtuoso con le Istituzioni dei Paesi in cui operiamo, a partire dall’Italia”, ha dichiarato Tiziano Ceccarani, CFO di Atlantia. “La nostra azione rientra nella più ampia strategia in chiave ESG che Atlantia sta portando avanti, e che vede nel dialogo aperto con i territori e nella trasparenza i cardini fondamentali della propria azione” ha concluso Ceccarani.
Secondo Paul Monaghan, Chief Executive della Fair Tax Foundation, “nel contesto internazionale, il Gruppo Atlantia è un esempio di condotta fiscale responsabile e di trasparenza finanziaria. La società fornisce infatti informazioni chiare sulla ripartizione Paese per Paese dei redditi prodotti, degli utili e delle relative imposte pagate. Inoltre, vi è un’encomiabile chiarezza sulla residenza fiscale delle numerose società del Gruppo presenti in tutto il mondo e un impegno a rispettare le normative domestiche, adottando programmi di collaborazione con le autorità fiscali locali, ove presenti”.
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