ROMA – Performance migliore delle attese per Atlantia: il Cda ha approvato oggi il bilancio di esercizio 2021, riportando ricavi consolidati pari a circa 6,4 miliardi di euro, segnando un +22% sul 2020. In particolare, il percorso di miglioramento delle prestazioni in ambito ambientale, sociale e di buon governo – articolato in obiettivi e target che traguardano il 2023 – ha fatto registrare progressi in molti ambiti chiave. Una nuova visione centrata su fattori Esg dunque, come ha sottolineato questa mattina all’Investor day il ceo di Atlantia, Carlo Bertazzo, che ha permesso al gruppo di “ottenere una crescita a doppia cifra nel 2021”. “Il nostro – ha detto infatti – è un gruppo infrastrutturale, focalizzato su sostenibilità, tutela ambientale e remunerazione degli azionisti”.
L’anno si è chiuso con un flusso cassa pari a 4 miliardi di euro, in crescita di 1 miliardo di euro (+31%) rispetto al 2020, beneficiando soprattutto dell’andamento del traffico autostradale, che ha registrato un +21%, arrivando a recuperare pienamente i livelli pre-pandemici nell’ultima parte dell’anno. Il comparto aeroportuale invece, pur mostrando segnali di ripresa nella seconda parte del 2021, con un incremento dei passeggeri del +28% rispetto al 2020, presenta ancora volumi significativamente ridotti rispetto al 2019 (-68%)”, aggiunge la nota. Marco Troncone, Ad di Aeroporti di Roma, ha chiarito durante l’incontro con gli investitori che sarà “il 2024 l’anno della ripresa per la maggior parte dei nostri business”, spiegando che AdR sta ragionando per “arrivare con una proposta tariffaria stabile, continuando ad avere un approccio disciplinato sul fronte dei costi”.
Inoltre, Il gruppo ha annunciato il “ritorno al dividendo”, con una proposta pari a 0,74 euro per azione, “in pagamento il 25 maggio 2022”. E Bertazzo, nel corso della mattinata, ha aggiunto che il gruppo conferma “la politica dei dividendi nel periodo 2022-2024” prevedendo di incassare “quasi 1,9 miliardi di euro di dividendi nel periodo 2022-2024”.
Sulle prospettive per il 2022, il gruppo è positivo: considerando i dati del traffico dei primi mesi dell’anno, pari al +2% per il comparto autostradale e al -56% per il comparto aeroportuale (che continua a risentire degli impatti della pandemia da Covid-19) rispetto ai valori del 2019, e assumendo che non vi siano misure restrittive di rilievo alla mobilità, si prevedono volumi di traffico autostradale in crescita di circa il 4% e di traffico aeroportuale in diminuzione di circa il 40% sempre rispetto al 2019”.
di Martina Regis