Attacco terroristico a Mosca. Putin: “Azione sanguinosa e barbara”. Gli Usa: “Sapevamo da novembre di possibili attacchi Isis”

Scetticismo sul coinvolgimento del Tagikistan

La capitale russa è stata scossa da un terribile atto di terrorismo, con l’attacco mirato alla sala concerti nella periferia di Mosca. Il bilancio delle vittime, in continuo peggioramento, è ora di 143 morti, secondo quanto riportato dal Comitato Investigativo russo, con timori di ulteriori perdite umane. L’attacco ha lasciato anche almeno 100 feriti, ricoverati in ospedale per ricevere cure mediche.

La gravità dell’evento è stata ulteriormente evidenziata dalla sua attribuzione a ISIS, con la rivendicazione della responsabilità da parte del gruppo terroristico. Questa rivendicazione ha gettato ulteriore disperazione tra la popolazione e ha sollevato domande sulle misure di sicurezza e sulla preparazione del paese per fronteggiare minacce di questo genere.

Undici individui sono stati arrestati in relazione all’attacco, come comunicato dalla presidenza russa. Tra questi si trovano quattro terroristi direttamente coinvolti nell’atto. Il direttore del Servizio Federale di Sicurezza (FSB) russo, Alexander Bortnikov, ha informato il presidente Vladimir Putin di tali arresti, sottolineando il rapido intervento delle forze di sicurezza russe.

Gli Stati Uniti hanno corroborato le affermazioni di ISIS riguardo alla responsabilità dell’attacco, citando informazioni di intelligence che confermano tali dichiarazioni. Questa conferma è giunta da un funzionario americano in una dichiarazione resa a CBS News. Tale riconoscimento ha rafforzato il legame tra le due nazioni nel combattere il terrorismo e ha sollecitato una risposta concertata per prevenire future tragedie di questo genere.

L’arresto di quattro sospettati nell’area russa di Bryansk, vicino al confine con l’Ucraina, suggerisce la possibilità di complici coinvolti nell’attacco. Gli inquirenti stanno lavorando instancabilmente per individuare e portare alla giustizia tutti coloro che potrebbero essere coinvolti nell’organizzazione e nell’esecuzione di questo atto criminale.

La reazione internazionale è stata rapida e decisa. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato l’attacco e ha accusato il presidente russo Putin di cercare di scaricare la colpa sull’Ucraina, alimentando ulteriori tensioni tra i due paesi. La Casa Bianca e il segretario di Stato americano Antony Blinken hanno espresso ferma condanna per l’attacco, ribadendo il sostegno degli Stati Uniti al popolo russo.

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato il 24 marzo giorno di lutto nazionale, definendo l’attacco “sanguinoso e barbaro”. Ha promesso che tutti gli autori diretti dell’attacco saranno portati alla giustizia, sottolineando il loro tentativo di fuga verso l’Ucraina, dove sembrava essere stata preparata una via di fuga per loro.

La scoperta di passaporti del Tagikistan a bordo dell’auto di alcuni dei sospettati ha sollevato domande sulla possibile connessione internazionale dietro l’attacco. Tuttavia, il ministero degli Esteri del Tagikistan ha smentito il coinvolgimento dei propri cittadini, definendo le notizie “false” e chiedendo di fare affidamento sulle informazioni ufficiali russe.

Le fonti di intelligence statunitensi hanno rivelato di aver avuto informazioni sull’attacco pianificato da ISIS già da novembre, sollevando interrogativi sulle misure preventive adottate per contrastare questa minaccia imminente. Il fenomeno del terrorismo internazionale continua a rappresentare una sfida cruciale per la comunità internazionale, richiedendo una risposta concertata e globale.

Il vicepremier italiano Antonio Tajani ha sottolineato l’importanza di non sottovalutare mai il terrorismo, evidenziando il coinvolgimento di cittadini stranieri nell’attacco a Mosca. Ha ribadito l’impegno del suo paese nel combattere il terrorismo in tutte le sue forme, anche attraverso la partecipazione a importanti incontri internazionali come il G7 e il vertice della NATO.

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha espresso la speranza che l’attacco a Mosca non diventi un pretesto per un’escalation della violenza, sottolineando la necessità di una risposta ponderata e misurata per evitare ulteriori tragedie. La comunità internazionale rimane unita nel condannare il terrorismo e nel sostenere la Russia in questo momento di profondo dolore e lutto.

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