Attentato a Strasburgo, gravissimo Megalizzi. Il killer: “E’ per i fratelli morti in Siria”

LAPRESSE / AFP

STRASBURGO – Lotta tra la vita e la morte Antonio Megalizzi, il 28enne radio giornalista italiano rimasto ferito nell’attacco di Strasburgo la scorsa sera. Le sue condizioni sono infatti peggiorate nelle ultime ore e, nonostante la speranza resti ancora forte, la paura di amici e parenti è davvero tanta.

Cherif Chekatt
© LaPresse-AFP
Le rivelazioni del killer

Nuove notizie si apprendono su Cherif Chekatt, il presunto attentatore ai mercatini di Strasburgo, e su ciò che è successo l’altra sera nella città francese sede dell’Europarlamento. L’uomo, secondo quanto riporta il quotidiano Le Parisien, avrebbe detto di aver “ucciso per vendicare i fratelli morti” in Siria. A rivelarlo al quotidiano parigino è il conducente del taxi su cui il terrorista è fuggito dopo la mattanza in centro. Il tassista avrebbe poi detto di essere stato lasciato libero solo dopo che questi si è professato “musulmano praticante” e rispettoso della “preghiera”.

Le informazioni sul 28enne

A parlare di come stia in questo momento Antonio, il padre della fidanzata Luana. Le informazioni sono ancora piuttosto frammentarie anche per le difficoltà e il momento di tensione che si vive in questo momento sul territorio francese. Niente di positivo, però, questo è purtroppo certo. L’ansia aumenta per Antonio che al momento dell’agguato stava seguendo la seduta plenaria del Parlamento europeo per conto di ‘Europhonica’, emittente che fa parte del pool delle radio universitarie di Francia, Germania, Spagna e Portogallo. Non è chiaro se la situazione fosse grave sin dall’inizio oppure se le sue condizioni siano peggiorate nelle ultime ore. Questo perché le prime notizie davano Antonio ferito ma null’altro mentre poco dopo le informazioni si sono fatte sempre più dettagliate e la paura è salita in maniera esponenziale.

Salve le ragazze che erano con lui

Le due ragazze che erano con il giovane reporter, vale a dire la trentina Caterina Moser e Clara Stevanato, veneta ma da tempo residente a Parigi, erano riuscite a scappare rifugiandosi non lontano dal luogo della sparatoria. Antonio, invece, era rimasto a terra, proprio perché colpito e ferito gravemente. Nelle ultime ore tanti sono i messaggi e le preghiere per il 28enne che lotta tra la vita e la morte. L’ultimo, in rigoroso ordine di tempo, è arrivato da monsignor Lauro Tisi, vescovo di Trento, che ha chiesto ai fedeli di stringersi attorno alle famiglie delle vittime dell’attacco terroristico “con un sentimento di particolare vicinanza – ha detto – per Antonio Megalizzi”. Lui che era lì per lavoro ma soprattutto per passione e che invece, oggi, si ritrova a combattere su un letto di ospedale.

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