Auto esplosa in Tangenziale, morta la ricercatrice del Cnr

Maria Vittoria Prati

NAPOLI – Quattro giorni di agonia. Di preghiere e speranze. Di dubbi, polemiche, di sospetti. Adesso, però, è il momento del dolore. Non ce l’ha fatta Maria Vittoria Prati, la ricercatrice di 66 anni rimasta gravemente ustionata nell’esplosione dell’auto del Cnr di venerdì scorso. Il suo cuore si è arreso ieri pomeriggio al Cardarelli, dove la donna era ricoverata da quattro giorni. E intanto sono ancora gravi le condizioni di Fulvio Filace, 25 anni, laureando in Ingegneria Meccanica e tirocinante presso il Consiglio nazionale delle ricerche: ieri lo studente è stato sottoposto a un’operazione molto delicata, durata ore. Oggi gli tocca un nuovo intervento. Il ragazzo ha bisogno di sangue.

Le indagini

Sull’incidente, intanto, proseguono le indagini della Procura. Attività investigativa a cura della sezione Lavoro e colpe professionali. Maria Vittoria Prati, ingegnere e ricercatrice presso l’Istituto Motori del Cnr di Napoli da trent’anni, era una figura di spicco nel campo dello studio delle emissioni e dell’utilizzo di combustibili alternativi. Il Cnr ha fatto sapere che la vettura esplosa in Tangenziale, una Volkswagen Polo Tdi, utilizzata nell’ambito del progetto Life-Save, era un modello sperimentale ad alimentazione ibrida (gasolio ed energia solare). Il progetto mira a testare la combinazione di un motore elettrico con batterie alimentate da pannelli solari su vetture dotate di un propulsore termico, con l’obiettivo di ridurre le emissioni nell’ambiente. La potente deflagrazione è stata causata da bombole a bordo dell’auto, di cui al momento si ignora il contenuto. Sarà una relazione dei vigili del fuoco a fare luce sulla tipologia di gas presenti nelle bombole.

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