ROMA – Continua la lenta risalita del mercato dell’auto in Italia anche se i livelli raggiunti prima del dilagare della pandemia, nella primavera 2019, restano lontani. E secondo molte associazioni di categoria senza un piano di incentivi forte e duraturo la situazione rischia di restare preoccupante.
Secondo i dati del Ministero dei Trasporti diffusi in serata, a maggio le immatricolazioni di auto nuove in Italia sono cresciute del 43% rispetto allo stesso periodo del 2020. Nel dettaglio sono state immatricolate 142.730 autovetture a fronte di 99.842 immatricolazioni nello stesso mese dell’anno precedente. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 434.988, ha interessato per il 32,81% vetture nuove e per il 67,19% vetture usate. Nei primi cinque mesi dell’anno la crescita è stata del 62,8%. In questo quadro si rafforza la presenza di Stellantis. Il gruppo nato dalla fusione di Fca e Psa a maggio ha immatricolato 56.148 auto, il 49,5% in più rispetto alle 37.569 dello stesso mese 2020. Nei primi cinque mesi dell’anno sono state immatricolate 294.623 auto rispetto alle 183.321 dello stesso periodo 2020 con una crescita percentuale del 60,7%.
Ma facendo i conti con il periodo pre-Covid il quadro resta incerto. Con 142.730 immatricolazioni registrate nel mese, la perdita numerica è di 55 mila vetture rispetto a maggio 2019, pari a un calo del 27,9%, il più pesante degli ultimi mesi, rilevano Anfia, Federauto e Unrae. Il dato di maggio, fanno notare le tre associazioni è infatti in forte peggioramento rispetto ai precedenti mesi di marzo e aprile (rispettivamente -12,7% e -17,1% nei confronti degli stessi mesi 2019). E anche rispetto alle circa 100 mila vetture vendute a maggio 2020, il recupero (+43%) è lontano dall’ipotizzare un allontanamento della crisi. Nel cumulato gennaio-maggio il mercato perde circa 1 vettura su 5, con 735.125 unità (-19,3% rispetto al 2019). Dati che inducono Anfia, Federauto e Unrae a sottolineare come il dato di maggio sia la prova numerica della brevissima durata degli incentivi, esauriti troppo presto per innescare un effetto volano sul nostro mercato. Necessario quindi “che nell’iter di conversione del DL Sostegni-bis trovino spazio adeguate misure volte a sostenere il settore, favorendo il rinnovo di un parco circolante molto anziano”.
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