MILANO (LaPresse) – Autonomia, Fontana: “Se saltasse, auspicherei la caduta del governo”. “Le cose procedono a rilento ma sono convinto che il termine del 15 febbraio, posto come invalicabile da Salvini, resti valido. A quel punto, o il governo accetta la bozza dell’accordo mandato due mesi fa a Roma, con le modifiche e i chiarimenti che i ministeri avranno apportato, o la risposta dovrà essere intesa come un no”.
“E allora qualche considerazione va fatta. In Consiglio stiamo per approvare una mozione che va in questa direzione, in cui si chiede di sollecitare la risposta del governo in merito alla scelta della popolazione lombarda sulla questione autonomia”. Lo ha detto il governatore della Lombardia Fontana a ‘Effetto Giorno’ di Simone Spetia su Radio 24.
Quando il conduttore gli ha chiesto se il governo salterebbe se l’autonomia non venisse concessa nei termini previsti, Fontana ha risposto: “Non sono io a doverlo decidere. Sicuramente si incrinerebbe uno degli elementi su cui si fonda il contratto di governo, perché era inserito come uno degli elementi essenziali per la nostra parte politica. Quindi io credo che quelle sarebbero le conseguenze, anche se non sono certamente io a doverle decidere. Io sicuramente auspicherei un intervento in questo senso.”
Quindi o cadrebbe il governo o si romperebbe il suo rapporto e quello di Zaia con Salvini…? “Chiaro. Chiaro. Anche se la seconda è un’ipotesi di risulta”. L’impressione è che sia il M5s a fare un po’ melina? “Così io leggo su tutti i giornali – risponde il Governatore a Radio 24 – e i nostri tecnici presenti a Roma per cercare di sciogliere gli ultimi nodi mi confermano che c’è una certa resistenza, in particolare da alcuni ministri del Movimento 5 Stelle”.