ROMA – “Resto basito davanti all’ennesimo rinvio. Pensavo che il presidente del Consiglio fosse così autorevole da chiudere la partita, ma non ho ancora ben capito se l’autorevolezza serva a chiudere o invece a prolungare indefinitamente l’approvazione dell’intesa sull’autonomia differenziata”. Così il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, dopo la riunione di oggi a Palazzo Chigi sull’Autonomia. “Noi veneti ne abbiamo le tasche piene di tutta questa storia”, spiega il governatore.
Zaia contro il governo
“Sono trascorsi 636 giorni dal referendum, più di un anno dalla formazione di questo governo, ricordo che non c’è neppure l’alibi di dire che le Regioni non abbiano fatto il lavoro che spettava loro – prosegue Zaia, in una nota pubblicata su Facebook -. Di fronte a tutto questo non posso non affermare che questa è una autentica presa in giro e che Conte non può prestarsi a procrastinare ancora”.
La questione autonomia
“Siamo stanchi anche di sentire dire a Conte che lui sarà il garante dell’unità nazionale, un refrain ormai stucchevole. Se sono davvero convinti che tutto quel che facciamo è contro l’unità del Paese, vadano in Parlamento e modifichino la Costituzione. Siamo in un Paese in cui per alcuni applicare l’articolo 116 terzo comma della Carta costituzionale, la legge fondamentale dello Stato, significa minare le basi della Repubblica”, prosegue.
Il rinvio dell’autonomia
“È allucinante! Non siamo più disposti ad aspettare, vediamo dichiarazioni che non c’entrano nulla con l’intesa sull’autonomia. A nome dei 2 milioni 328 mila veneti che hanno votato per il si all’autonomia dico che siamo stanchi, stanchissimi. La misura è colma!”, conclude il governatore.
(LaPresse)