No da Autostrade alla riduzione delle tariffe. Il Pd cambia idea (forse) e inizia a pensare alla revoca della concessione

Il Pd propende per la revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia: il secco No alla proposta di una riduzione dei prezzi ricevuto dall'azienda fa cambiare la posizione dei democratici

Foto Valerio Portelli / LaPresse

ROMA – Il Pd cambia idea, forse. Ed ora propende per la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia: il secco no alla proposta di una riduzione dei prezzi ricevuto dall’azienda spinge i dem ad aver un altro tipo d’approccio con la società dei Benetton.

La nuova posizione porta il Pd ad allinearsi con gli alleati di governo del Movimento 5 Stelle. E’ fallito il tentativo di trovare una soluzione alternativa del ministro Paola De Micheli.

La società respinge al mittente: nessuna riduzione sulle tariffe autostradali

Non ha avuto buon esito l’incontro tra il ministro dei Trasporti e Roberto Tomasi. Il nuovo amministratore delegato di Aspi non sembra aver gradito la proposta del Mit: abbassare le tariffe autostradali e rendere gratuiti alcuni tratti della rete. La società, tuttavia, sembra preferire un contenzioso legale. A fronte di un risarcimento simbolico, Autostrade sceglie la strada del tribunale, pagando (forse) un risarcimento concreto. Ma pur sempre una tantum. Il vertice del Mit valuta perciò l’idea della revoca, valutando tutti i pro e i contro della mossa. “La decisione – ha dichiarato – sarà collegiale. Non voglio che tra qualche anno io, il premier e i ministri debbano rispondere di una decisione non ponderata”. Sulla situazione si è espresso anche Luigi Di Maio, che mette il punto: “Si va verso la revoca delle concessioni autostradali. Bisogna toglierla a quei signori il prima possibile dopo che hanno preso i nostri soldi per i pedaggi senza fare manutenzione alle strutture”.

L’ultimo allarme: il crollo del viadotto sulla A16 dopo la frana

“Un evento imprevisto e imprevedibile” così i vertici di Autostrade hanno commentato il crollo del viadotto sulla A26, avvenuto pochi giorni prima. Come il sale sulla ferita, ancor aperta, della tragedia del Ponte Morandi. Nessuna vittima, stavolta, sulla Savona-Torino. Una frana ha investito i piloni che, sotto la pressione, non hanno retto al peso della massa terrosa. Solo il caso ha voluto che, in quel momento, non ci fossero veicoli di passaggio.

Fallito l’incontro tra il ministro Paola De Micheli e l’amministratore Tomasi. Di Maio ribadisce: “Andiamo verso la revoca della concessione”

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