Londra (Regno Unito), 13 lug. (LaPresse/AFP) – La polizia britannica ha trovato una “piccola bottiglia” contenente l’agente nervino sovietico Novichok nell’abitazione di uno dei due cittadini britannici intossicati dalla sostanza. “Mercoledì 11 luglio, una piccola bottiglia è stata trovata durante le perquisizioni della casa di Charlie Rowley ad Amesbury”. Così scrive la polizia in un comunicato, quattro mesi dopo che l’ex spia Sergej Skripal e sua figlia sono stati avvelenati con la stessa sostanza. “Gli scienziati ci hanno confermato che la sostanza contenuta nella bottiglia è Novichok.”
le indagini
La polizia ha spiegato che il test sulla sostanza, ritrovata nella casa di una delle vittime dell’avvelenamento, è stato condotto nel laboratorio di Porton Down, che per primo ha identificato la sostanza. Rowley, 45 anni, e la sua compagna Dawn Sturgess, 44 anni, si sono sentiti male in casa a poche ore l’uno dall’altra lo scorso 30 giugno. La donna è morta domenica, mentre Rowley ha ripreso conoscenza e non è più in condizioni critiche. La polizia ha detto di essere stata in grado di parlare “brevemente” con lui. Inoltre ha spiegato che ulteriori test sono in corso per stabilire se la sostanza che ha colpito la coppia provenisse dallo stesso lotto usato contro gli Skripal. “Sono in corso indagini per capire da dove proviene la bottiglia e come è arrivata a casa di Charlie”. Lo ha confermato Neil Basu, capo della polizia anti-terrorismo del Regno Unito, che guida l’indagine. La scoperta della bottiglia, ha aggiunto, è “uno sviluppo significativo e positivo”.