NAPOLI – L’alleanza centrista che avrebbe dovuto congiungere Azione e Italia viva è accantonata i ambito nazionale, ma in Campania qualcosa si sta facendo. Qualche giorno fa, in Regione, si sono incontrati i rappresentanti dei due partiti e di +Europa per concordare una linea comune in vista delle Regionali e muoversi in maniera compatta. Le parti si aggiorneranno a breve per concordare iniziative condivise a livello legislativo, ovviamente in ambito campano. Non si parla però di una lista unica: ognuno avrà la sua e +Europa esprimerà qualche candidato in una delle due. Il movimento che fa capo a Emma Bonino schiererà di nuovo Raffaele Mosca, presidente dell’Afragolese Calcio, che ci ha già provato alle ultime Regionali totalizzando circa 4000 voti. Azione – che nel corso della consiliatura ha rafforzato il suo gruppo, unendosi al movimento Per e arruolando consiglieri eletti in altre liste – ricandiderà gli uscenti Luigi Cirillo, Pasquale Di Fenza, Giuseppe Sommese e Salvatore Aversano. In lista anche il consigliere alla Provincia di Caserta Giovanni Iovino, il segretario in Terra di Lavoro Teresa Ucciero, il sindaco di San Tammaro Errico Scala, l’ex assessore di Marcianise Pino Riccio.
Italia viva dovrebbe schierare il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto, l’ex consigliere regionale Armando Cesaro e gli uscenti Vincenzo Alaia (Avellino), Francesco Iovino (Napoli), Vincenzo Santangelo (Caserta) e Tommaso Pellegrino (Salerno).
Resta da vedere quanti consiglieri riusciranno a far eleggere i centristi al termine della sfida elettorale.
E domani il segretario nazionale di Azione, Carlo Calenda, sarà a Napoli per un incontro pubblico con iscritti, simpatizzanti e cittadini. L’appuntamento, che si terrà alle 18 all’Hotel Ramada, sarà un’occasione di dialogo aperto per discutere delle sfide politiche del Paese e del percorso congressuale di Azione. Sarà l’occasione per sondare le intenzioni del partito in vista delle scadenze elettorali. In particolare, viene seguita con attenzione la spaccatura fra Vincenzo De Luca e il Pd: il governatore, se correrà da solo, non potrà fare a mano dell’apporto di tutte le componenti moderate che lo sostengono e Azione ritiene di poter vantare crediti verso il presidente, in quanto non è rappresentata da assessori nella giunta regionale.
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