ROMA – I genitori di Matteo Renzi, attuale senatore del Partito democratico ed ex premier, sono stati arrestati.
Tiziano Renzi, la moglie Laura Bovoli e un’altra persona sono stati ristretti agli arresti domiciliari perché ritenuti responsabili di aver emesso fatture inesistenti.
Le accuse
Il provvedimento è stato eseguito dai militari della guardia di finanza e riguarda le ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. Secondo quanto emerso dall’indagine, i genitori dell’ex premier avrebbero provocato “dolosamente” il fallimento di tre cooperative dopo averne svuotato le casse, ricavando così in maniera illecita svariati milioni di euro. Sono aziende collegate alla “Eventi 6”, la società della famiglia Renzi. Nell’ambito della stessa inchiesta è stato arrestato anche Gian Franco Massone, vicepresidente di una delle coop fallite.
Durissima la replica di Renzi
“Arriveranno le sentenze e vedremo chi è colpevole e chi no – commenta Matteo Renzi –. Da rappresentante delle Istituzioni difendo lo Stato di diritto e chiedo a tutti di credere nella giustizia. Sono dispiaciuto, come figlio, per aver costretto la mia famiglia e le persone che mi hanno messo al mondo a vivere questa umiliazione immeritata e ingiustificata” causata, è il suo ragionamento, dal suo impegno con il Pd e nelle istituzioni. “Se io non avessi fatto politica – è lo sfogo – la mia famiglia non sarebbe stata sommersa dal fango. Se io non avessi cercato di cambiare questo paese i miei oggi sarebbero tranquillamente in pensione”. E conclude: “Ma voglio che sia chiaro a tutti che io non mollo di un solo centimetro”.
Il commento di Salvini
Sulla questione è intervenuto il vicepremier Matteo Salvini: “L’arresto dei genitori di Renzi? Non c’è niente da festeggiare”.
Le vicende giudiziarie di papà Tiziano nell’ambito dell’inchiesta Consip e l’archiviazione dell’indagine
Tiziano Renzi fu al centro dell’inchiesta sulla Consip, l’agenzia che si occupa dell’affidamento degli appalti nella pubblica amministrazione. Un’inchiesta che, proprio attorno a Tiziano Renzi, portò alla luce errori in fase di indagine. Da qui la decisione della Procura di Roma di chiedere l’archiviazione per Tiziano Renzi, che nel fascicolo rispondeva di millantato credito in concorso con il suo amico Russo. La richiesta di archiviazione, poi accolta dal giudice, per Renzi Senior si basava sull’assenza di riscontri sulle accuse ipotizzate dagli inquirenti nel corso dei due anni di indagine.