MILANO – Dopo il mandante, i sicari. C’è una svolta nel barese per l’omicidio della ‘Lupara Bianca’ che il 7 agosto 2014 ha portato alla morte dell’allora 28enne Angelo Popolizio nell’ambito di una guerra fra clan mafiosi locali della Puglia. I carabinieri del Nucleo investigativo di Bari hanno eseguito ad Altamura (BA) un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip nei confronti di due uomini, rispettivamente classe ’78 e ’83, ritenuti appartenenti al clan D’Abramo – Sforza e gli autori materiali del delitto.
I due uomini, già detenuti per altri reati, sono indagati per omicidio, occultamento di cadavere e porto e detenzione di arma da fuoco, aggravati dal metodo mafioso e in concorso, mentre il presunto mandante è stato arrestato nel 2019: si tratta di un boss del sodalizio mafioso che avrebbe commissionato il delitto con il movente della Lupara Bianca, dopo aver appreso cioè che il 28enne era stato a sua volta incaricato dal boss di un altro clan locale di ucciderlo.
Secondo le indagini dei militari coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, 8 anni fa i due arrestati avrebbero prelevato Popolizio dal circolo ricreativo dove si trovava e dopo averlo condotto in aperta campagna lo avrebbero ucciso esplodendo diversi colpi di arma da fuoco. Una volta caricato il cadavere in auto lo avrebbero consegnato al mandante il quale si sarebbe occupato di occultarlo.
A oggi gli inquirenti non sono stati in grado di trovare il corpo ma l’inchiesta ha preso forma grazie a pedinamenti, attività tecniche e diverse dichiarazioni rese ai magistrati da collaboratori di giustizia.
(LaPresse)
