Bari, sequestrati decine di canali Telegram: diffondevano copie gratis dei principali quotidiani italiani

Gli autori della truffa nonché gestori dei canali sono accusati di “riciclaggio, ricettazione, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, furto e violazione della legge sul diritto d’autore”

BARI – Sequestrati decine di canali Telegram da parte della procura della città pugliese che pubblicavano illecitamente e gratuitamente copie di decine di giornali e riviste in formato digitale.

Le indagini

La procura di Bari ha mosso i primi passi nell’inchiesta dopo che la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) aveva espressamente chiesto all’Autorità garante delle comunicazioni (AGCOM) di sospendere la piattaforma a causa della circolazione di giornali e riviste in modo illecito. Pare che il danno economico procurato secondo la FIEG per gli editori dei giornali si aggiri sui di 670mila euro al giorno.

Gli autori

Non è ancora stata resa nota la provenienza della truffa, ma l’accusa che penderebbe sulle loro teste va dal riciclaggio, alla ricettazione, all’accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, fino al furto e violazione della legge sul diritto d’autore.

Cos’è Telegram

Fondato nel 2013 dai fratelli russi Nikolaj e Pavel Durov, che avevano già ideato il social network russo VK, fonda la sua sede a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Pare che negli ultimi anni la piattaforma abbia raggiunto oltre 400 milioni di utenti attivi al mese. Non ci sono dati disponibili sugli utenti italiani, ma l’app di Telegram risulta tra le più scaricate sia sui telefoni iPhone che Android.

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