Dopo la ‘separazione consensuale’ tra i Brooklyn Nets e il loro allenatore Steve Nash, la franchigia newyorkese non ha ancora deciso chi sarà il nuovo coach. “Assolutamente no!” ha spiegato alla stampa il general manager dei Nets Sean Marks martedì sera, smentendo la notizia diffusa da ESPN, Boston Globe ed altre fonti mediatiche, secondo cui i Nets sono vicinissimi ad ingaggiare Ime Udoka. Visibilmente sorpresi i giocatori, che non erano stati informati della decisione e non hanno avuto una riunione in merito con Nash, capo-allenatore della squadra dall’autunno del 2020 a ieri. “L’ho saputo alle 13.15 di oggi. Mi sono svegliato da un pisolino e l’ho visto su Espn,” ha detto martedì sera Kevin Durant dopo la sconfitta al Barclays Center di Brooklyn contro i Chicago Bulls. “Ero scioccato. È sempre uno shock quando viene fatta una mossa del genere, ma è normale nella NBA. Poi ho iniziato a pensare a prepararmi per la partita,” ha aggiunto l’MVP del 2014 e 12 volte All Star, alla sua quarta stagione con Brooklyn. “Non ci puoi pensare troppo, ma per un po’ il pensiero è rimasto nella mia mente oggi. Abbiamo avuto un inizio di stagione difficile dopo un’estate tumultuosa. Tutti vengono valutati. È così nella lega. Mi piace lavorare con Steve e con lo staff. L’anno scorso è stato una montagna russa. Ma il basket è una cosa che tutti noi amiamo. Non importa chi sia il coach, non importano le circostanze. Dobbiamo venire al lavoro e mi piaceva venire a lavorare con Steve”, ha detto K.D. con un tocco di diplomazia.
Durante l’estate, però, Durant aveva chiesto di cambiare squadra, ponendo come condizione per sua permanenza a Brooklyn il licenziamento di Steva Nash e di Sean Marks. Perché Nash non ha raggiunto i suoi obiettivi a New York? “Un sacco di motivi. Gli infortuni. Non abbiamo giocato bene. Ed è quello che accade nella lega. ‘Shit happens’. Ma ciò non toglie al basketball IQ di Steve, a come insegna il gioco. Non gli toglie meriti, ma non ha funzionato”, ha commentato Durant, che ha aggiunto di non aver ancora parlato con Nash. “Veniamo a lavorare ogni giorno. Alcuni ragazzi chiedono di essere trasferiti. Alcuni allenatori vengono licenziati. C’erano dissapori nello spogliatoio, succede nella NBA. Ma, in fin dei conti, tutti venivamo a lavorare. Solo che in campo non ha funzionato.”
“Voglio un buon coach. Sono sicuro che Sean e lo staff faranno una buona scelta,” ha concluso Durant.
Seppur fonti vicine ad ESPN abbiano dichiarato che Udoka potrebbe diventare il nuovo capo allenatore di Brooklyn già da oggi, Marks non ha confermato né smentito che il nome del coach sospeso dai Boston Celtics prima dell’inizio della stagione sia nella lista dei potenziali tecnici che i Nets stanno prendendo in considerazione. “Non penso sia mio compito ora fornire una lista di candidati con cui stiamo parlando e rivelare quale potrebbe essere la nostra scelta. Ve lo dirò quando prenderemo una decisione. Non so dirvi tra quanto tempo. Ovviamente, c’è una ragione per cui abbiamo fatto questa scelta: il tempo sta passando velocemente,” ha commentato Marks, riferendosi alle ambizioni di vincere un campionato. In effetti, i Nets possono vantare soltanto due vittorie nelle otto partite giocate da inizio stagione, sette delle quali sotto la leadership di Nash. Da ieri l’allenatore ad interim è il vice Jacque Vaughn.
“Vogliamo che la procedura di scelta sia accurata, non salteremo nessun passaggio e useremo la dovuta diligenza,” ha precisato il general manager, dopo aver spiegato come fosse arrivato ad una decisione così drastica.
“Io e Steve abbiamo un rapporto molto stretto, che continuerà ad esserlo e dura da oltre 20 anni. Questo ha reso ancora più difficile questa decisione, ma ci ha permesso di arrivarci insieme, con mutua comprensione e riconoscenza. Entrambi abbiamo sentito che è arrivato il momento. E ad esser onesto, la squadra non stava facendo ciò che doveva. Non stavamo raggiungendo i nostri obiettivi ed abbiamo ancora tante ambizioni”.
Il general manager, ex coach ed ex giocatore di origine neozelandese ha ringraziato Nash e mostrato grande apprezzamento. “È estremamente ingiusto dire che la posizione in cui ci troviamo come squadra dipenda solo da Steve,” ha aggiunto. “Ho imparato tantissimo da lui, è un uomo estremamente intelligente. È consapevole della situazione. Ha detto ‘non stanno reagendo con me in modo appropriato, non era la performance che volevo vedere in campo’. Abbiamo sempre avuto un dialogo aperto e nel corso degli ultimi 7-10 giorni siamo arrivati a questa conclusione”. Nonostante abbia portato i Celtics alle Finals quest’anno, Udoka ha perso il suo posto di head coach a Boston a causa di una relazione extra coniugale con una donna dello staff e conseguente violazione del codice interno del team. “Non abbiamo chiesto l’input di nessun giocatore, non ne avevamo bisogno,” ha detto Marks. “I candidati che stiamo esaminando devono essere molto competitivi e in grado di far prendere ad ognuno le proprie responsabilità. Stiamo cercando un leader. Una persona carismatica e grintosa. Ci sono lacune. Non siamo un prodotto finito. Non stiamo giocando secondo le aspettative. Non siamo dove dovremmo. Speriamo che il nuovo allenatore possa mettere questo gruppo nella migliore situazione possibile con il suo carattere e la sua esperienza.”
di Valeria Rubino